Don Dario in occasione dell'ultima processione del 13 maggio |
La chiesa di Sasso Marconi era piena, ieri, in
occasione della celebrazione del trigesimo dalla morte del parroco don Dario
Zanini e questo testimonia quanto il sacerdote sia nel cuore dei suoi parrocchiani.
Ha officiato la messa don Paolo Russo, il sacerdote
che ha assunto la guida della comunità sassese, e con lui a concelebrare gli
altri parroci delle vicine comunità religiose. L’omelia è stata affidata a
Padre Agostino del Santuario di
Boccadirio che ha ricordato la recente visita dell’immagine della Madonna delle
Grazie di Boccadirio a Sasso Marconi, visita promossa e fortemente voluta da
don Dario. Fin da bambino era molto legato a quel luogo sacro, vi si recava
spesso e, come ha ricordato padre Agostino, aveva già in programma una prossima visita al Santuario.
Don Dario e i bimbi del catechismo |
Alla funzione era presente la vicesindaco di Sasso Marconi
Marilena Lenzi e due nipoti di don Fornasini, uno dei sacerdoti
trucidati a Monte Sole che don Dario aveva conosciuto personalmente e dei quali
aveva raccolto moltissime testimonianze, inserite nel suo libro “1944
Marzabotto e dintorni”. Proprio di don Fornasini don Dario è stato vice
postulatore della causa di beatificazione.
A conclusione della funzione, tre dei collaboratori
che furono più vicini a don Dario, Marina Fortuzzi Maurizio Monari e Giancarlo
Giovagnoni, hanno letto le loro testimonianze e i toccanti ricordi che li hanno
legati al sacerdote e che ne hanno delineato la figura di religioso sorretto da
una profonda fede, dal grande amore verso la Madonna e da una incrollabile
fedeltà al ministero cui era stato chiamato. La fedeltà che lo ha portato a onorare
l’impegno verso la parrocchia e i parrocchiani per 58 anni fino alla sua morte.
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