giovedì 23 gennaio 2014

Bella Venezia di Pian di Venola, non è più ‘ così bella’.


“E’ una della tante situazioni incredibili quella in  mostra in località Bella Venezia di Pian di Venola a Marzabotto. Sul ciglio del letto del fiume è stata abbandonate una bella , si fa per dire, quantità di  
lastre di eternit che dà una pessima immagine del paese e una ennesima dimostrazione dell’inciviltà che ancora guida il fare di molti”.  E’ la denuncia amareggiata di  Marco Bettini, operaio di Marzabotto, solito a frequentare quel tratto di fiume che qualcuno ha degradato a discarica di rifiuti pericolosi.  “L’Eternit, oltre a essere un rifiuto, è altamente pericoloso  e l’ammasso indecente è lì  da alcune settimane ma nessuno
ha preso per il momento iniziative  per garantire la sicurezza di chi si trova a passare in quel tratto, ” continua la denuncia. “ Mi è stato detto che chi è addetto al controllo del territorio è già stato informato, ma nulla è stato ancora fatto.” Bettini poi si toglie anche,  come si suol dire,  ‘un sassolino dalla scarpa’ e conclude: “ La cosa incredibile , secondo me , è che c’è grande impegno a far multe a piccoli commercianti, già pressati a causa della crisi attuale, per banali errori amministrativi  che a me  non sembra  assolutamente giustificato”.
Anche se l’ultima affermazione di Marco Bettini è estremizzata, egli certamente però pone l’attenzione su una carenza più che vera: l’assoluta insufficienza di controllo reale su ciò che accade anche sotto i nostri occhi. Si è meticolosi e spesso pedanti nel controllo formale e assenti in quello reale. La conseguenza è un paese abbandonato agli incivili. Un esempio per tutti: mentre i volontari di Legambiente stavano pulendo via Cral a Borgonuovo di Sasso Marconi da tonnellate di rifiuti abbandonati appena oltre il bordo della strada, un ‘cittadino’ si è presentato con una sporta di plastica piena di rifiuti e l’ha lasciata sul ciglio appena bonificato. Ne ha ricavato una reazione piuttosto vivace del volontario che aveva appena concluso la rimozione dei rifiuti ed  era ancora sul posto. Quel ‘cittadino’, anche qui si fa per dire, si è ripreso il suo involucro. Crediamo di non sbagliare supponendo che appena i volontari se ne sono andati il cittadino sia tornato e abbia abbandonato in via Cral il suo ‘fardello’ inutile, come se questo modo di fare fosse la normalità. 





13 commenti:

Anonimo ha detto...

Quantità come quelle che si vedono in foto non si portano a mano.

Maren von Appen ha detto...

Il materiale è lì da più di due mesi: http://marzaforum.forumattivo.com/t1645-criminali-al-lavoro-contro-l-ambiente-fluviale#4543
Oltre all'eternit c'erano anche rifiuti normali. Insieme ad un vigile del Comune di Marzabotto abbiamo cercato degli indizi tra questo rifiuti per risalire ai "proprietari", ma senza esito. Il Comune ha fatto portare via dal COSEA i rifiuti domestici, mentre l'eternit sarà portato via (così mi avevano detto all'ufficio tecnico del Comune) in gennaio o febbraio. Purtroppo in questo caso bisogna chiamare una ditta specializzata, e le spese (da sostenere dal Comune, cioè dalla comunità) sono molto alte. Per sfuttare al massimo il mezzo che porterà via questo cumulo di eternit si è pensato di cogliere l'occasione per portare via anche altre lastre di eternit e di carta catramata abbandonate in altre zone lungo il Reno a Marzabotto. Mi sembra una cosa sensata, e forse sarebbe utile concordarsi anche con i comuni limitrofi per dividere la spesa.
Comunque posso dire che l'attenzione a Marzabotto per queste discariche abusive è alta, il lungofiume è molto frequentato (anche grazie alla nuova pista ciclabile), i cittadini sono diventati più sensibili e segnalano queste cose al Comune. E la mia esperienza è che da parte dei vigili e del Comune la reazione c'è, se è possibile la rimozione viene fatta entro poco tempo. In questo caso purtroppo la spesa è alta, i tempi sono più lunghi, ma la rimozione è già stata programmata (informazione dell'ufficio tecnico).
Comunque, va benissimo l'attenzione, la segnalazione e l'indignazione per queste cose. Se ci fosse più vigilanza, meno indifferenza, anche da parte dei cittadini per questi atti di inciviltà, magari sarebbe più difficile che qualcuno si possa permettere ancora di comportarsi così.

Cordiali saluti
Maren von Appen

Anonimo ha detto...

Sig Maren von Appen non sono i cittadini volenterosi che devono cercare indizi per risakire al colpevole. I carabinieri ne sono al corrente? Forse indagini ben esguite con l'autorità preposta potrebbe arrivare al DELINQUENTE per punirlo esemplarmente e pubblicamente.

Anonimo ha detto...

Quando. Si vedono queste cose bisogna segnalare,
All'arma dei carabinieri
Per poter indagare veramente e trovare i colpevoli,
I vigili a volte hanno le mani legate !!!!!!!

Maren von Appen ha detto...

Ad uno degli anonimi (ma perché non vi firmate?!):
E' vero che gli indagini le devono fare le forze dell'ordine, ma i cittadini possono collaborare: tenendo gli occhi aperti, p.e. quando vedono passare lungo il Reno dei camion, facendo le foto, segnalando le discariche abusive e anche chi va sulla pista ciclabile con moto, macchine e quad. Se la gente cominciasse a difendere attivamente il bene comune, sarebbe molto più difficile per alcuni criminali, o anche solo maleducati e cafoni, rovinare l'ambiente in cui viviamo. Secondo me molta gente non si rende neanche conto del patrimonio che abbiamo con il lungofiume, le colline a due passi dai paesi, altrimenti non la tratterebbe in questo modo. Se andate a vedere il lungofiume in certe zone di Sasso Marconi, di Casalecchio ed in altri posti, c'è da piangere. Tutta la plastica che arriva con le piene in queste settimane, che rimane impigliata negli arbusti, o che va nel mare, è uno schifo e rovina il bello che abbiamo. Invece questa zona, se fosse curata e sviluppata con piste ciclabili, strutture di alloggio, di noleggio bici, di ristoro, potrebbe attirare un turismo sostenibile, che porterebbe magari un po' di respiro nella nostra valle. Invece spesso l'ambiente viene visto solo come zona senza alcun valore, giusto per scaricare i propri rifiuti. Perchè mai uno dovrebbe passare le proprie vacanze ("le settimane più preziose dell'anno")in una zona sporca, dove gli alberi servono solo da attaccaplastica, con la Porrettana che è uno schifo con tutta la plastica sul bordo, con tutta questa bruttezza che offende l'occhio e la natura?!
Secondo me bisognerebbe smetterla di dare sempre ogni responsabilità ai politici (che sono stati eletti da qualcuno)e cominciare concretamente da noi, dai nostri comportamenti quotidiani. Avete mai notato in collina, quando si va in giro nei boschi, che praticamente dietro ogni casa rurale, giù per la discesa nel bosco, c'è una discarica abusiva, vecchia ormai di decenni ma spesso ancora "usata", con rifiuti (prevalentemente plastica) stratificati? Adesso, con la vegetazione spoglia e con un po' di attenzione, si vede bene. Se poi si comincia a smuovere un po' la terra viene fuori "il mondo". Chi si comporta così, compromettendo il mondo che è delle future generazioni, secondo me perde ogni diritto di lamentarsi dei misfatti degli altri. Scusate lo sfogo che è andato un po' fuori argomento, ma mi viene una tristezza e desolazione, un senso di impotenza, quando mi imbatto soventemente in queste discariche private diffuse...

Marco Bettini ha detto...

Secondo me ed anche altri, il problema è l'utilizzo del Corpo Forestale di Stato
impiegato nelle operazioni di controlli amministrativi, quando sembrerebbe
più opportuno fosse utilizzato per presidiare il territorio, non probabilmente
con l'intenzione di fare cassa, come facile intuire!

Anonimo ha detto...

La gente non si firma prchè questa società allucinante permette di agire solo ai collaborazionisti del pensiero unico come LEI, per gli altri esiste solo rappresaglia. Si tornerà ad utilizzare nomi di "battaglia" come facevano i partigiani, prima si inizia meglio è.

Anonimo ha detto...

va bene la Forestale pero' c'è anche la Polizia Provinciale.

Dante Franchi ha detto...

Solo una persona non classificabile fra il genere umano, e certamente non appartenente al civile contesto sociale Marzabottese che ben conosce l'amore di questa donna verso il nostro territorio, può esprimersi nei modi e con i termini utilizzati dal'anonimo delle 12,53 nei confronti di una figura esemplare come Maren von Appen.
Non ho parole per esprimere l'indignazione per la insopportabile vigliaccheria di questo soggetto e per la estrema stupidità degli insulti.

Maren von Appen ha detto...

Non ti preoccupare Dante, non mi sento offesa. Semplicemente non capisco cosa c'entra il "pensiero unico", il neoliberismo.
E penso che chi non ha neanche il "coraggio" di firmare con il proprio nome la propria opinione in un blog innocuo come questo, non dovrebbe neanche prendere in bocca la parola "partigiano".
Ma io non ho intenzione di offendere qualcuno, il mio interesse è solo quello di aumentare l'attenzione ed il senso di appartenenza dei cittadini per l'ambiene che abbiamo la fortuna di trovarci intorno.

Anonimo ha detto...

La produzione di bile fa bene alle coronarie

Anonimo ha detto...

Dove sono?

I carabinieri
La guardia forestale
La polizia provinciale
La polizia municipale
I cantonieri comunali
L'Anas
...........

Anonimo ha detto...

E lo chiedi alle 12:37 ??? Saranno a tavola, no?!