domenica 11 aprile 2021

FINESTRE SULLA FILOSOFIA


Di Marco Leoni


 

SENECA: lettera a Lucilio e lo stoicismo latino

(riporto una lezione di Matteo Saudino , fantastico prof. di filosofia)


Seneca


 Oggi dedichiamo a Seneca questa  lezione di filosofia .

Un autore letterato e filosofo che ha avuto sicuramente un peso importante nella storia della cultura latina e dunque della cultura mediterranea e europea .

La filosofia dice Seneca , nel primo verso della lettera a Lucilio , non è una strategia per mettersi in mostra, non è per il popolo, non è fatta per la gente. Lui non fa filosofia per altri, la filosofia per lui non ha un fine fuori di sé ma un fine dentro di sé .

L’attività della filosofia arricchisce il percorso della propria vita ed è costituita non di parole ma di fatti e qua nasce già lo stoicismo di Seneca .

La filosofia non è solo parole ma parole che diventano fatti, fatti concreti cioè azioni , scelte perché noi siamo le scelte che facciamo.

Per gli stoici ad esempio fra vizio e virtù non c’è una via di mezzo: è la virtù quella che va perseguita, il filosofo è virtuoso e non è virtuoso a parole ma nei fatti .


E non si pratica per questo fine, cioè per passare la giornata in una forma qualsiasi di piacere, perché si tolga il senso di nausea all’inattività , la Filosofia non è un’attività che sorge nell’ozio e dall’ozio perché vi è una sorta di nausea ( concetto noia di Pascal o nausea poi di Sartre , concetto esistenzialista nel 600 con Pascal e poi 900 con Sartre), la filosofia non sorge perché c’è la nausea del vivere , c’è del vuoto della vita , perché c’è inattività , c’è un ozio che ci porta ad un vuoto che colmiamo con il fare filosofia , NO !

La filosofia deve dare forma all’animo e lo costruisce , la filosofia deve fortificare la personalità deve dare forza all’anima , ordine alla vita, governa le azioni, la filosofia è bussola che orienta l’agire, indica con chiarezza ciò che si deve fare e ciò che non si deve , siede al timone, mantiene la rotta attraverso le onde che colpiscono da una parte e dall’altra , la filosofia porta la nave a navigare in un mare tempestoso. Fare filosofia serve per prepararsi a quando la vita ci presenterà onde burrascose .

La filosofia dunque non va fatta per colmare gli spazi vuoti della nostra vita , la filosofia deve essere un habitus mentale dello spirito , un habitus del nostro vivere quotidiano che fortifica la nostra personalità, la nostra anima , il nostro spirito in modo da non essere impreparati di fronte alle avversità della vita .


E’ il timone che porta la nave al porto e poi a ripartire da quel porto per andare attraverso altri mari verso altri porti .

Senza di essa , la filosofia come maestra di vita , nessuno è in grado di vivere senza paura e senza affanno, la paura che abbiamo delle malattie, della natura, della morte, delle ingiustizie, la paura che abbiamo di fronte alla vita che ci presenta sempre degli abissi .

Senza la filosofia, senza un timone, una guida, viviamo con affanno e con paura perché quando i dolori, le infelicità, gli abissi si presentano di fronte a noi, quando le onde travolgono la nostra vita, ci accorgiamo della vacuità di tutta una serie di cose che abbiamo accumulate , da una serie di letture stupide che abbiamo fatto o di giornate oziose che abbiamo trascorso. Dice Seneca , bisogna sapersi fortificare, prevenire la tempesta in modo tale da avere una guida, un timone che ci porti a vivere una vita senza affanno e senza paure o meglio con il minore numero di paure e affanni possibili .

Ogni singola ora accadono infiniti eventi che richiedono un consiglio, che deve essere chiesto a lei, ogni momento della nostra vita ci porta domande, ci porta a dover fare delle scelte. Noi siamo le scelte che facciamo, per cui prima di scegliere dobbiamo interrogare la nostra compagna di vita, la Filosofia .


Qualcuno dirà: a cosa serve la filosofia se esiste il fato? Se esiste il destino non dobbiamo fare altro che lasciare che gli eventi accadano, a cosa serve la filosofia se c’è una divinità che governa , a cosa serve se comanda il caso e non ci si può preparare a ciò che una divinità per ogni singola decisione ha già deciso cosa deve accadere o la sorte non concede nulla alla mia decisione , a cosa serve se tutto è stato stabilito e io non ho nulla che possa in autonomia decidere. Le mie scelte sono talmente limitate da quasi annullarsi .

Qualunque sia di queste possibilità, parla Seneca a Lucilio, o anche che sian tutte queste insieme, che tu non abbia la possibilità di decidere perché tutto ha già stabilito Dio o perché nulla è ancora stato stabilito, bisogna comunque dedicarsi alla filosofia, qualunque siano le possibilità o che il destino ci incateni con la sua legge inesorabile o che una divinità arbitra dell’universo abbia preordinato tutto, sia che il caso muova e agiti le vicende umane senza ordine, la filosofia deve proteggerci perché ci esorterà a obbedire alla divinità di buon grado, al caso con fierezza .

Cioè ci saprà accompagnare verso l’accettazione consapevole della razionalità del mondo, la filosofia ci porterà a vivere con fierezza comprendendo le cose che accadono, anche le cose drammatiche e dolorose, ti insegnerà a seguire la divinità a sopportare il caso.

Ecco l’elemento stoico: accettare il divenire degli eventi, accettare la realtà, la natura .

In questo Seneca è profondamente stoico , Seneca nella lettera a Lucilio ci sta dicendo che la filosofia deve aiutarci a vivere , deve aiutarci a compiere le scelte anche quando queste scelte non sono nella nostra possibilità ad accettare la realtà , la natura .

Nerone e Seneca

Seneca, accusato poi di una congiura contro Nerone, sarà costretto al suicidio e sceglierà comunque questo suicidio nel senso che lo accetterà in maniera virtuosa ribadendo che la grande libertà sta nell’essere in armonia con il mondo , con la natura non si scegliendo mai il vizio ma scegliendo sempre la virtù .


Dunque il suicidio come atto liberatorio: piuttosto che rimanere nella corruzione verso un rapporto con Nerone che si è completamente rotto , Seneca , che è stato il mentore di Nerone, l’educatore , dopo il periodo di governo più felice e armonioso di Nerone, si allontana a vita privata, e questo è un elemento tipicamente epicureo, abbandona la politica per cercare la felicità lontano dal dolore delle vicende politiche.

Questo ci dice che per Seneca la vita è più felice con la filosofia, la filosofia ci aiuta ad affrontare i problemi , ci riporta alla calma , alla saggezza , alla ponderatezza, ci elimina i vizi ci porta lontano dall'essere irruenti violenti.

La filosofia è quella saggezza che ci deve portare a scegliere in maniera adeguata il nostro comportamento e non a vivere in maniera affannosa.


Allora, in quest’epoca, tempi sempre più ristretti per la nostra piacevolezza del vivere insieme agli altri , ma tempi sempre più dedicati a lavorare, a spostarsi, a consumare, a produrre, forse abbiamo proprio bisogno di filosofia per ritrovare il senso della vita e per vivere senza affanno .

Ci sono elementi epicurei in Seneca: bisogna abbandonare il dolore, il dolore è una fonte di instabilità , ci sono elementi pitagorici: Seneca conduce una vita moderata, diventerà anche vegetariano come era Pitagora , dunque una vita parca nei consumi, modesta, anche rigorosa, e questo è elemento pitagorico , perché l’armonia dell’universo la si coglie con l’armonia del nostro vivere anima e corpo, il corpo deve essere in armonia con l’anima per cogliere l’armonia dell’universo, che era poi matematico per Pitagora.

Ma gli elementi centrali di Seneca sono quelli tipici dello stoicismo e li possiamo riassumere in questi passaggi :

1) bisogna trionfare sulle passioni , dominio sulle passioni .

2) bisogna sempre fare un esame di coscienza su quello che manca a noi

oggi quando lavoriamo , quando ci rapportiamo con le altre persone

coi nostri studenti nel mondo della scuola o nel mondo del lavoro .

Forse essere stoici , seguaci di Seneca, oggi è difficile perché si deve fare un esame di coscienza quando magari vi sono lavoratori precarizzati, sfruttati, quando c'è chi non rispetta l’ambiente, quando si vedono nel sud Italia donne braccianti che lavorano per 10 – 15 ore per un euro l'ora. Qui fare un esame di coscienza sarebbe importante ma la coscienza in questo caso ci direbbe delle cose un po’ troppo scomode per il nostro vivere .

Allora, dicevo, trionfo sulle passioni, esame di coscienza costante e consapevolezza che l’universo , il cosmo è attraversato da un soffio vitale che è razionalità, è il LOGOS che governa il mondo e bisogna cercare di cogliere questo mondo e accettare la razionalità del divenire del tutto .

La libertà è entrare in armonia con l’universo e in armonia con l’universo significa entrare in armonia con sé stessi, l’armonia interiore è la più grande libertà e questa ci porta alla felicità , senza armonia interiore non c’è possibilità di libertà. La libertà è il bene più prezioso che ha l’uomo e risiede DENTRO DI NOI. Per cogliere la libertà però dobbiamo cogliere la razionalità del mondo, la Razionalità dell’universo, cogliere che c’è un logos che permea il tutto verso cui dobbiamo entrare in armonia in sintonia e per fare questo ci serve la filosofia.

La filosofia è dunque, potremmo dire più che mai oggi, un antidepressivo un anti fobie un anti nevrosi , una buona vita filosofica ci porterebbe ad andare molto molto meno dal dottore, molto molto meno in farmacia .


 

 

1 commento:

Anonimo ha detto...



GRAZIE PER QUESTE PAGINE DI FILOSOFIA.
QUANTO E' VERO CHE LA FILOSOFIA NON SONO SOLO PAROLE MA E' PRASSI.
VIRTU' E CONOSCENZA.....QUESTO CI MANCA...