domenica 18 aprile 2021

La Federazione Italiana Scuole Materne (FISM) scrive alle famiglie e chiede il sostegno dello Stato anche per la ripresa demografica del paese

Potremmo raddoppiare la nostra attività se lo Stato ci sostiene



Carissima famiglia,

la FISM Nazionale, da sempre impegnata a sostenere le scuole associate, è convinta che occorra agire urgentemente per attivare tutte le azioni volte a raggiungere una effettiva parità, obiettivo importante e ormai non più procrastinabile, indispensabile per il superamento dell’ingiustizia che oggi le famiglie, i bambini, il nostro personale, subiscono. La pesante esperienza della pandemia ha ulteriormente evidenziato, impietosamente, le disparità del sostegno economico tra scuole statali e paritarie no profit, entrambe facenti parte dell’unico Sistema nazionale d’istruzione voluto dalla Legge 62/2000.

Il permanere ingiustificato delle forti differenze nel sostegno pubblico tra la scuola statale e quella paritaria gestita dal “terzo settore” vanifica le ragioni stesse della Legge. Un esempio significativo: tutte avete sperimentato l’ingiustizia delle rette da versare anche se l’attività didattica era sospesa, per non compromettere la chiusura delle “vostre” scuole...Noi, come FISM, siamo fortemente impegnati perché venga finalmente attuato il dettato costituzionale e legislativo, affinché sia definitivamente eliminata l’ingiustizia di trattamento economico che le famiglie che usufruiscono delle scuole paritarie devono subire.

Garantire a ciascuna famiglia parità di trattamento, nella libera scelta di una scuola dell’infanzia paritaria o statale è obiettivo prioritario di questa mobilitazione educativa e sociale a cui ti chiediamo non solo di aderire, ma di esserne promotore e generoso sostenitore. La FISM chiede a Governo, Parlamento e istituzioni un vero disegno che, anche a vantaggio della ripresa demografica del Paese (attualmente sulla soglia delle 400.000 nascite annue) e nell’ambito delle applicazioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sostenga i necessari investimenti nell’intero segmento 0 –6, in particolare per le scuole dell’infanzia, senza discriminazioni fra chi, in diverse forme, offre un servizio pubblico. Siamo convinti che sia una risposta necessaria anche come argine alla crisi delle nascite, al sostegno alla genitorialità e alla parità di genere che la FISM con circa 9000 realtà tra scuole dell’infanzia paritarie no profit, nidi integrati e sezioni primavera, chiede con forza e da tempo,anche con la forza dei dati: 40.000 dipendenti coinvolti e circa 500.000 bambini. C’è da aggiungere che le 9000 realtà educative della FISM sono pronte ad essere una leva di investimento di grande valore sociale. Le nostre Scuole sarebbero in grado di raddoppiare la loro offerta di posti, se adeguatamente finanziate, contribuendo a consentire uno sviluppo dei servizi educativi per i bambini in età zero-tre anni, di cui l’Italia è carente e garantendo il mantenimento del segmento tre-sei anni! Offerta che la famiglia ci chiede sempre con maggior insistenza.

Raggiungere questo obiettivo comporta un intervento economico importante da parte dello Stato. Pertanto, diventa indispensabile un’azione mirata non solo da parte della Scuola per il tramite del Gestore e del Personale Educativo, ma con il coinvolgimento in prima persona da parte della tua famiglia,il più possibile allargata, per sostenere questa improrogabile azione, a beneficio del tuo bambino!


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