martedì 20 aprile 2021

Interventi di miglioramento nelle valli del Reno e del Setta. Solo quello a Lama di Reno fa discutere

Interessanti novità per le valli del Reno e del Setta: un contributo regionale di oltre 4 milioni finanzia interventi di riqualificazioni della viabilità ad Alto Reno Terme, a Grizzana Morandi e a Lizzano in Belvedere e lavori di riqualificazione urbana  a Castel di Casio, a Gaggio Montano e a Castiglione dei Pepoli.

Inoltre sono in corso gli studi progettuali per il recupero della ex Alfa Wasserman di Borgonuovo a Sasso Marconi e della ex Cartiera di Lama di Reno a Marzabotto.

Le novità sono state accolte con interesse e non hanno avuto critiche se non per il caso di Lama di Reno che ha visto nascere un agguerrito comitato cittadino che si è dato il compito di organizzare una protesta per opporsi a soluzioni non coerenti con la buona vivibilità. Inoltre il progetto ventilato raccoglie la decisa contrarietà del gruppo di opposizione consigliare di centrodestra guidato da Morris Battistini.

Il presidente del Comitato civico, Liliana Morotti precisa: “Non sappiamo cosa vogliano fare a Lama di Reno. Vogliamo capire con un progetto sulla carta se la 'cosa' è compatibile con la vivibilità nella zona. Se poi si dovesse rivelare inaccettabile, innalzeremo barricate per difenderci. Se la proposta sarà compatibile non ci saranno impedimenti, anzi, un recupero compatibile con un centro residenziale è atteso. Già in passato si sono prospettate operazioni di recupero inaccettabili e le abbiamo avversate fino a evitarle”. La presidente ricorda poi i risultati di un sondaggio che ha avuto ben oltre novecento adesioni in cui i residenti di Lama hanno indicato le preferenze sul recupero dell'area ex Burgo. “Desiderata di cui si dovrà tenere conto”, precisa la Morotti.


Il gruppo consiliare di centrodestra ha subito dato il pollice verso contro la proposta. Il capogruppo Morris Battistini è andato oltre e ha avviato una indagine a 360 gradi sulla questione.

Gli abbiamo chiesto, che cosa c'è che non va ?

La nebulosa composizione dell'assetto societario che si propone il recupero e del gruppo dirigente pongono interrogativi. Troppi ex amministratori pubblici e dirigenti di partiti”.

Tutto ciò non è secondario rispetto al ritorno produttivo dell'area industriale ora dismesse?

In realtà per quel poco del progetto che è stato illustrato non si tratta di un importante ripresa industriale con la previsione di numerosi posti di lavoro”.

Cosa si intende fare nel sito?

La versione ufficiale è che si voglia trattare e produrre alga spirulina, abbastanza buffo visto il sito. L'indagine che abbiamo iniziato rivela incongruenze”.

Quindi cosa intenderebbe fare in realtà secondo voi ?

Gli interrogativi sono tanti fra cui quello che la società di riferimento abbia ampliato il raggio d'azione aprendosi anche al campo dell'immobiliare. Vogliamo avviare una battaglia che porti a dare a quell'area una destinazione in primo luogo utile alla socialità cittadina, cui si affianchi eventualmente quella produttiva”. 

 

L'esito del  sondaggio: 



 

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