giovedì 11 aprile 2013

Gli studenti di Sasso Marconi ricordano i religiosi vittime a Monte Sole.




La giornata di sabato prossimo, 13 aprile, a Sasso Marconi  sarà dedicata ai sei religiosi che persero la vita durante i tragici fatti di Monte Sole quando, fra il 29 settembre e il 2 ottobre del 1944, l’esercito tedesco uccise circa 750 civili per lo più bambini, donne e vecchi. Fra questi i religiosi che non vollero lasciare le loro comunità in un momento tanto difficile e ne seguirono cristianamente la sorte. Sono don Giovanni Fornasini, don Ferdinando Casagrande, don Ubaldo Marchioni, don Elia Comini, padre Martino Capelli e suor Maria Fiori, detta suor Ciclamino.

Gli studenti  dell’Istituto comprensivo di Sasso Marconi hanno voluto incentrare proprio sul loro sacrificio,  rimasto un po’ in ombra per l’enorme entità del numero delle vittime, dando forma alle testimonianze e dedicando una intera giornata ai religiosi morti, di cui è in corso il processo di beatificazione.

Il programma della giornata prevede , dopo il saluto delle autorità  alle 9.30 nel teatro comunale, la proiezione di un documentario-intervista ai testimoni e amici dei sacerdoti martiri, realizzato da E’ TV ’12 Porte’, intitolato ‘Pastori a Monte Sole’.
Quindi alle 10.30, la lezione magistrale di monsignor Alberto Di Chio, postulatore della causa di beatificazione dei sacerdoti diocesani.
La cerimonia si trasferisce poi alle 11.15 nella piazza di Sasso Marconi dove l’orchestra degli studenti dell’Istituto Comprensivo di Sasso Marconi ( che è a indirizzo musicale) terranno un concerto.
Quindi alle 12, sarà ufficialmente aperta, nell’oratorio della Parrocchia di Sasso Marconi, la mostra fotografica  ‘I sacerdoti e la comunità martire di Monte Sole’ che resterà aperta fino a sabato 20 aprile tutti i giorni dalle 16 alle 18.

Nel pomeriggio, nella chiesa parrocchiale alle 18, monsignor Giovanni Silvagni vicario generale dell’Arcidiocesi di Bologna celebrerà una Messa solenne.

Per tutta la giornata nel teatro funzionerà un ufficio postale distaccato con emissione di una cartolina ricordo e un un annullo speciale a cura del Circolo Filatelico Guglielmo Marconi.

Guglielmo Cuppi
Abbiamo incontrato il Dirigente del Comprensivo professor Guglielmo Cuppi, ideatore e principale motore della iniziativa, coordinata dal professor Giancarlo Giovagnoni,  per avere precisazioni e gli abbiamo chiesto da dove parte l’idea:

“Quando sono stato nominato preside erano ancora collegate le tre scuole medie di Marzabotto, Sasso Marconi e Borgonuovo e  proprio in quel primo anno,  in collaborazione con il Provveditorato,  pensammo ad un progetto di  ‘Aula Didattica di Monte Sole’ che permettesse a tutte le scuole e a tutti gli interessati, non solo nazionali,  in visita a Marzabotto di  avere  una informazione completa ed esauriente sugli  eventi tragici che si consumarono ai Monte  Sole, e non solo, per il barbaro passaggio dell’esercito tedesco. Nacque  così il progetto con la benedizione del Provveditorato e del Ministero, che la scuola ha ovviamente adottato . Questa è una delle tante tappe con cui viene arricchito  ”.

Perché i sacerdoti?

“Perché, fedeli al loro mandato di pastori, hanno seguito la loro comunità nel bene e nel male. Hanno affrontato con lo stesso spirito di sacrificio il plotone tedesco risultando quindi più che meritevoli di essere considerati e ricordati. Tutti erano impegnati nel settore educativo ,  insegnanti in  scuole serali o docenti della secondaria. La suora uccisa era maestra. Don Fornasini, in particolare,  aveva aperto una scuola professionale a Sperticano, sempre serale, e in linea con la ‘consorella’ di Porretta Terme. Tutti quindi operavano perché la cultura fosse lo strumento per aiutare il popolo a crescere, anticipando quindi il ruolo della ‘scuola dell’obbligo’.  Si proponevano  di utilizzare la cultura quale elemento di emancipazione generale. Hanno anticipato, con profonda convinzione, quello che noi facciamo nella scuola dell’obbligo. Inoltre si parla molto della ‘persona’  nel doppio profilo fisico e spirituale ed è questo il  messaggio   che Papa Francesco oggi cerca di divulgare 

Come hanno accolto la proposta le giovani generazioni ?:

“I ragazzi hanno vissuto questa esperienza con molto interesse, incrementato dalla verifica dell’altruismo dei parroci e dalla consapevolezza  che i  tragici eventi  sono così vicini a noi. Un grande arricchimento. La memoria aiuta a migliorare il nostro futuro”.

Ci saranno altre iniziative sul genere ?

“ E’ stata una esperienza interessante e accolta con vero entusiasmo. In futuro pensiamo di  puntare su esperienze vissute anche per avvicinare sempre più i ragazzi alla loro storia più prossima. Il confronto consentirà loro anche di valutare il progresso reso possibile da 60 anni di pace confrontando la storia dei loro bisnonni con il nostro quotidiano”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ancora con queste robe???
Ma bastaaaaaaa!
Fasciscmo e antifascismo, berlusconi e antiberlusconi... che noia!!!!!!