venerdì 12 aprile 2013

Favia: La Regione non trascuri la diffusione delle sigarette elettroniche.




Il consigliere regionale GIOVANNI FAVIA  scrive:
http://www.giovannifavia.it/


“E’ un fenomeno, quello delle sigarette elettroniche,  che sta esplodendo e al solito l’informazione e la tutela del consumatore, sia sanitaria che legale, tardano”, denuncia il consigliere. “Secondo l’Istituto Superiore di Sanità le sigarette elettroniche possono provocare ‘la costrizione e l’infiammazione al sistema respiratorio’ e presentano ‘potenziali livelli di assunzione di nicotina per i quali non è possibile escludere rischi per la salute, in particolare per i giovani, si ritiene che tali effetti dannosi debbano essere comunicati ai consumatori con apposita dicitura sulle confezioni’. Il ministro Balduzzi, con ordinanza, ha esteso il divieto di vendita ai minori di 18 anni e ha chiesto ulteriori pareri ed approfondimenti scientifici. Manca
un’informazione corretta indirizzata ai possibili utilizzatori e mancano le tutele sia sanitarie che legali. In questo vuoto informativo e normativo sguazzano anche aziende di pochi scrupoli e pubblicità ingannevoli, negozi che sorgono come funghi quando ancora non si capisce se siano assimilabili ad un farmaco anti-fumo, visto l’alto contenuto di nicotina in molte di queste.
Anche l’OMS mette in guardia gli stati, sostenendo che queste soluzioni sono in contrasto con il lavoro di prevenzione e d’informazione svolto, fino ad oggi, contro la dipendenza da fumo di sigaretta. In molti stati la vendita delle stesse è vietata, qui, invece, la si incentiva non estendo il divieto di utilizzo nei locali pubblici.

Nell’attesa di più ampie evidenze scientifiche e di normative specifiche è necessario applicare il principio di precauzione, basandosi su quanto già emerso e tutelando in particolare i più giovani. Cominciando un’opera di informazione (nemmeno gli operatori dei Pronto Soccorso sanno come comportarsi in caso di incidenti, già avvenuti e che li hanno trovati impreparati nel caso d’inalazione di così alte dosi di nicotina, con questi apparecchi). La Regione potrebbe dare un segnale estendendo il divieto di fumo, già vigente, anche a questi apparecchi (nel caso di uso di nicotina) partendo dagli ospedali e fino ai treni regionali”.




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