Sei un proprietario di casa e vuoi maggiore sicurezza nell'incassare il canone d'affitto? Sei un inquilino e cerchi un modo per poter far fronte in maniera più agevole al pagamento dell'affitto? Anche per il 2023 la Regione Emilia-Romagna continua il suo impegno per favorire entrambe le parti grazie al Contributo per la Rinegoziazione dell'Affitto
La Regione ha previsto un
programma per favorire la rinegoziazione dei canoni di locazione, consentendo
anche l’eventuale modifica della tipologia di contratto. Lo scopo di questa
misura regionale è fronteggiare le difficoltà nel pagamento del canone da parte
dei nuclei familiari che si trovano in una situazione di difficoltà economica.
Per questo, la Regione
mette a disposizione contributi per i proprietari di alloggi che, d’accordo con
i propri inquilini, intendono abbassare il canone di locazione. In questo modo, gli inquilini potranno ridurre il proprio
affitto, mentre i proprietari riceveranno un contributo che andrà a coprire
parte della riduzione del canone.
Quali
requisiti per l'inquilino e cause di esclusione
Gli inquilini degli
alloggi che si trovano in Emilia-Romagna possono concordare con il proprietario di
rinegoziare il proprio contratto d’affitto se, al momento della presentazione
della domanda, hanno i seguenti requisiti:
1. Cittadinanza
Italiana oppure di uno Stato appartenente all’Unione europea oppure di uno
Stato non appartenente all’Unione europea ma abbiano un permesso di soggiorno
di durata di almeno 1 anno o permesso di soggiorno UE per soggiornanti di
lungo periodo
2. ISEE
(ordinario o corrente) in corso di validità non superiore a 35.000 euro
3. Essere
titolare o contitolare del contratto di affitto. Non è necessario essere
residente nell’alloggio
4. Avere
un contratto d’affitto a uso abitativo registrato regolarmente da almeno un
anno
5. Contratto
di affitto registrato alla agenzia delle entrate
Chi è escluso dal contributo?
Sono cause di esclusione dal contributo le seguenti condizioni del nucleo
familiare ISEE dell’inquilino:
- essere assegnatario di un alloggio
di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP)
- avere un contratto di locazione a
uso abitativo con categorie catastali A/1, A/8, A/9.
Novità con la DGR 919 del 5 giugno
2023
- eliminata l’incompatibilità
rispetto al “fondo per la morosità incolpevole” e “fondo per
l’emergenza abitativa”
- modificata l’incompatibilità
relativamente al “Fondo Affitto” che viene limitata al solo momento di
presentazione della domanda da parte del cittadino (attraverso la
piattaforma) e non alle fasi successive in cui i Comuni si occupano
di controllare, ordinare e distribuire i contributi ai cittadini seguendo
la graduatoria.
Attenzione: se si ha ricevuto nel
2023 il Bonus Affitto del 2022 si può comunque fare domanda!
Quali
sono i vincoli per il proprietario?
Il proprietario deve
comunicare tempestivamente al Comune:
- il termine anticipato del contratto
di affitto. In questo caso dovrà essere restituita la quota ricevuta per
le mensilità non dovute;
- eventuali morosità dell’affittuario
per consentire al Comune l’attivazione di misure preventive per evitare
procedure di sfratto.
Tipologie
di rinegoziazione: durata e importi
Il Programma prevede due
tipologie di rinegoziazione:
1) Abbassamento del canone di affitto libero o concordato
La riduzione deve essere di almeno il 20% per una durata minima non inferiore a 6 mesi. L’affitto mensile
rinegoziato a carico dell’inquilino non può essere superiore a 800 €. Il
contributo che il proprietario riceverà a seguito della rinegoziazione del
canone d’affitto sarà diverso in base ai mesi di durata della rinegoziazione:
- tra i 6-12 mesi: il proprietario
riceverà il 70% del mancato incasso per un massimo di 1.500 € totali
- oltre 12 e fino ai 18 mesi il
contributo sarà pari all’80% del mancato introito, per un massimo di 2.500
€ totali
- oltre i 18 mesi il contributo sarà
pari al 90% del mancato introito, per un massimo di 3.000 € totali
(es: canone di € 400,00 rinegoziato a € 300,00 per 24 mesi
-> 100 euro mensili di mancato introito x 24 = € 2.400,00 -> contributo spettante al proprietario = € 2.160,00)
Il canone di locazione da
considerare è quello specificato nel contratto di locazione, comprensivo delle
rivalutazioni ISTAT. Non sono considerate le spese condominiali e
accessorie.
ATTENZIONE: a seguito dell'emergenzia alluvionale sono
previste diverse condizioni per chi era residente nei Comuni elencati Allegato
1 del Decreto legge 1° giugno 2023 n. 61 alla data del 1° maggio 2023 ( 47.35
KB) (cioè per il nostro territorio Monzuno e San Benedetto Val di Sambro
limitatamente nelle frazioni di Bacucco, Ca Nova Galeazzi, Molino della Valle)
- tra i 6 e fino ai12 mesi: il
proprietario riceverà il 100% del mancato incasso per un massimo di 1.500
€ totali
2) Modifica della tipologia contrattuale da libero a
concordato e abbassamento del canone d’affitto
Il nuovo contratto a
canone concordato non può avere un canone mensile superiore a € 700.
Il contributo che il proprietario riceverà sarà
pari all’80% del mancato incasso, calcolato sui primi 24 mesi del nuovo
contratto, per un massimo di € 4.000 totali.
La riduzione del canone è la differenza tra il canone del contratto originario
e quello del nuovo contratto come definito dagli accordi territoriali. Non sono considerate le spese condominiali e
accessorie.
Come
fare domanda? Documentazione, Termini e Contatti
È ammessa la
presentazione di una sola domanda per lo stesso nucleo ISEE. Se lo stesso alloggio è abitato da più nuclei
familiari ciascuno di essi può presentare domanda di contributo separatamente
per la propria quota di canone.
La domanda dovrà essere
corredata delle seguenti informazioni minime necessarie, dichiarate da
proprietario e inquilino ai sensi degli artt. 46 e 47 D.P.R. 28 dicembre 2000,
n.445:
- dati anagrafici del locatore e
dell’ inquilino;
- Attestazione ISEE dell’ inquilino
in corso di validità;
- estremi del contratto di locazione
e della rinegoziazione;
- durata e tipologia di
rinegoziazione applicata;
- canone originario e canone
rinegoziato (mensili);
- contributo spettante e IBAN del
locatore per l’esecuzione del pagamento
Il contributo può essere erogato dal
Comune al beneficiario solo dopo l'effettiva rinegoziazione del contratto di
locazione presso l'Agenzia delle Entrate, fornendo data e numero di
Protocollo della comunicazione di rinegoziazione del contratto di locazione
registrato dal Sistema Informativo dell'Agenzia delle Entrate.
Termine ultimo 3 novembre 2023, ma si raccomanda di inviare le domande almeno entro
lunedì 30 ottobre per permettere l'istruttoria della domanda e per un
invio ottimale all'Ufficio preposto in Regione
Per presentare la domanda, proprietari e inquilini devono
rivolgersi contattando l'Ufficio Politiche Abitative dell'Unione dei Comuni
dell'Appennino Bolognese o alle eventuali organizzazioni degli inquilini e dei
proprietari aderenti. I contatti dell'Ufficio Politiche Abitative dell'Unione
dei Comuni dell'Appennino Bolognese sono:
- mail: politicheabitative@unioneappennino.bo.it
- telefono:
0516773343
- Lunedì-Giovedì-Venerdì
dalle ore 09:00 alle ore 12:30
(Segnalato da Dubbio)
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