Il
Commissario per
il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei
reati di tipo mafioso e intenzionali violenti ha
definito in una circolare indirizzata ai prefetti le modalità
operative sull'erogazione delle misure di sostegno agli orfani
di crimini domestici e di reati di genere
e alle famiglie
affidatarie,
previste dal relativo regolamento, adottato con il decreto
interministeriale 21 maggio 2020, n.71.
Le
erogazioni sono
finalizzate a sostenere il diritto allo studio, a iniziative di
orientamento, formazione e sostegno per l'inserimento al lavoro, e a
spese mediche e assistenziali.
Le
indicazioni del Comitato di solidarietà, contenute nella circolare
3 settembre 2020,
riguardano le istanze relative alle erogazioni per spese mediche
/assistenziali e in favore delle famiglie affidatarie (Capi IV e V
del regolamento).
In
prima applicazione e in assenza di una banca dati degli orfani di
crimini domestici e reati di genere, il Comitato esaminerà di volta
in volta le singole domande liquidando trimestralmente gli importi.
Le
domande devono
essere inoltrate, con il modulo pubblicato on line insieme alla
circolare, alle prefetture territorialmente competenti, che ne
svolgono l'istruttoria al termine della quale passano all'esame del
Comitato di solidarietà.
Per
quanto riguarda gli orfani di reati
di genere,
l'ufficio del Commissario richiama l'attenzione delle prefetture
sull'attività di verifica dei requisiti previsti dal regolamento
(articolo 2, comma 2, lettera a), basata in alternativa su:
- atti del procedimento penale o del decreto che dispone il giudizio
- sentenza anche non passata in giudicato
- decreto penale di condanna anche non divenuto irrevocabile
- sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti (articolo 444 del codice penale).
L'obiettivo
è quello di garantire l'erogazione tempestiva dei fondi, per
soddisfare l'esigenza del beneficiario in tempi il più possibile
vicini al fatto.
Per
quanto riguarda le spese
sanitarie,
saranno rimborsate applicando il criterio generale che prevede la
seguente ripartizione delle somme:
- 70% in favore degli orfani minorenni
- 30% in favore degli orfani maggiorenni non economicamente autosufficienti.
Il
Comitato si riserva, invece,
ulteriori approfondimenti,
prima di adottare gli indirizzi operativi relativi alle misure a
sostegno del diritto allo studio e le iniziative di orientamento,
formazione e sostegno per l'inserimento lavorativo.
Riferimenti
normativi
Inviato
da Dubbio
Nessun commento:
Posta un commento