Il
piano di riordino territoriale, secondo il consigliere Lisei (Fdi),
anziché “fissarsi solo sulla crescita dei servizi conferiti alle
Unioni” dovrebbe “attestarsi sul buon funzionamento e sulla
qualità dei servizi erogati ai cittadini”
di
Francesca Mezzadri
“Le
fusioni dei Comuni si sono rivelate un vero e proprio fallimento
politico come dimostrano anche i recenti referendum per la fusione di
Granarolo dell’Emilia-Castenaso e Malalbergo-Baricella” e “anche
le Unioni versano in uno stato di grave criticità”. Lo afferma in
un’interrogazione alla Giunta il consigliere di Fratelli
d’Italia,
Marco Lisei,
che chiede come la Regione intenda attivarsi per risolvere la
situazione.
“Il tanto propagandati riordino territoriale ed efficientamento non si sta concretizzando in alcun modo – spiega il consigliere riferendosi alla legge 265 del 1999 che ha separato l’istituto della fusione e quello dell’Unione dei Comuni trasformandoli in due strumenti di riordino territoriale distinti -, al contrario si assiste a disagi che si ripercuotono pesantemente sui servizi erogati ai cittadini”.
“Il tanto propagandati riordino territoriale ed efficientamento non si sta concretizzando in alcun modo – spiega il consigliere riferendosi alla legge 265 del 1999 che ha separato l’istituto della fusione e quello dell’Unione dei Comuni trasformandoli in due strumenti di riordino territoriale distinti -, al contrario si assiste a disagi che si ripercuotono pesantemente sui servizi erogati ai cittadini”.
Il
consigliere cita i casi di San Lazzaro di Savena uscito dall’Unione
e di Forlì e di Mirandola che avrebbero avviato l’iter per
uscirne, oltre alle problematiche collegate all’Unione dei Comuni
Terre d’Acqua, all’Unione Reno Galliera e all’Unione Terre di
Pianura.
“Il
piano di riordino, anziché fissarsi solo sulla crescita dei servizi
conferiti alle Unioni – continua il consigliere – dovrebbe invece
attestarsi sul buon funzionamento e sulla qualità dei servizi
erogati ai cittadini mediante un coinvolgimento dei Comuni nella
valutazione e dando pieno mandato agli analisti del Consiglio delle
autonomie locali (Cal) di effettuare una verifica qualitativa e
quantitativa sull’efficienza funzionale”.
Da Cronaca Bianca E - R
1 commento:
E quando mai....
Le fusioni sono state volute proprio per privatizzare tutti i servizi.
Figuriamoci se vi è qualche interesse a evidenziare la caduta della loro qualità.
Sarebbe come certificare il fallimento e rendere evidenti a tutti il vero scopo.
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