La storia di Castel D'aiano in 30 faldoni

La famiglia Conti Nanni Levera ha donato al Comune i documenti del proprio archivio che testimoniano gli accadimenti dal 1500 al 1920. La documentazione che traccia la vita economica del paese ora è consultabile.

Il sindaco, a destra, e gli erediConti Nanni Levera

Si è svolta a Castel d’Aiano la cerimonia della donazione, da parte degli eredi, al Comune di Castel d’Aiano dell’archivio storico dei Conti Nanni Levera, antichissima famiglia che ebbe notevole importanza nella vita e nella storia della montagna e della vallata del Fiume Reno.

Nel municipio si è tenuta la cerimonia ufficiale di presentazione dell’archivio, che si compone di trenta voluminosi faldoni con documenti che vanno dal 1500 al 1920.

Successivamente nella Sala Civica, coordinati dal giornalista de Il Resto del Carlino, Pierluigi Masini, sono intervenuti gli eredi Nanni Levera, le Autorità cittadine e gli esperti in materia: il sindaco Salvatore Argentieri, ha salutato i presenti e ha ringraziato per la importante donazione alla comunità di Castel d'Aiano; Pier Francesco Zuzzi, discendente dei Conti Nanni Levera ha ricordato brevemente i giorni passati a Labante, nella grande casa padronale detta 'Stella Mattutina' e ha manifestato la propria soddisfazione per avere consegnato al Comune, del quale un proprio avo fu Sindaco a lungo con apprezzamento tanto da meritare l'intitolazione della piazza principale, antichi documenti testimoni della storia del Comune.

Infine hanno parlato Giampiero Romanzi della Soprintendenza Archivistica della Regione Emilia-Romagna; lo storico Renzo Zagnoni e Marco Tamarri, responsabile settore Cultura della Unione dei Comuni.

Tutti hanno rimarcato l’importanza che rivestono gli archivi storici per una conservazione della memoria collettiva e hanno insistito sul fatto che l’archivio non deve essere una semplice 'conservazione' del documento, ma anche e soprattutto uno strumento di 'utilizzo' generale.