mercoledì 17 ottobre 2018

«Riace e Marzabotto gemellate», la proposta di Vauro piace al comune emiliano, ma non al centro destra di Morris Battistini

Il vignettista ha scritto al sindaco di Marzabotto «per riconfermare i valori della Resistenza». La replica: «Vogliamo farlo, aspettiamo di capire la situazione del sindaco indagato »

Dal Corriere di Bologna, mandato da Marco

 «Gemellatevi con Riace, così riconfermerete i valori della Resistenza». E il Comune di Marzabotto non lascia cadere la proposta nel vuoto: una volta completatati tutti i passaggi istituzionali e, come spiegano dall’amministrazione, sbloccata la situazione di impasse in cui si trova oggi il piccolo borgo, con il suo sindaco agli arresti domiciliari, i due paesi potranno unirsi all’insegna della solidarietà, tra ieri e oggi. È questo l’invito, colto dal Comune emiliano, che chiama ad un’immediata presa di posizione di un altro territorio, a centinaia di chilometri dalla Calabria, noto a tutto il mondo per essere stato teatro, non di accoglienza come Riace, ma di disumanità. A pensare a Marzabotto, conosciuto per l’eccidio di Monte Sole, la strage più efferata, con quasi 800 morti, compiuta in Europa dalle Ss durante la seconda guerra mondiale, è Vauro Senesi. L’artista, originario di Pistoia, famoso per la sua satira politica, ha scritto una lettera aperta al Comune di Marzabotto, dopo la decisione da parte del ministero dell’Interno di disporre il trasferimento e l’allontanamento di tutti i 200 migranti, che oggi vivono a Riace.
L’appello
« Marzabotto è il simbolo vivo della disumanità della rappresaglia. Che la vostra storia tragica sia argine, barriera all’aggressione violenta a quegli stessi valori fondanti per ogni comunità che si possa ancora definire civile» scrive Senesi, invitando il sindaco e i cittadini del comune emiliano a gemellarsi con Riace. «Salve ovviamente le dovute proporzioni storiche – continua il vignettista - è allarmante ed inaccettabile che questa parola, rappresaglia, torni alla mente, non solo come un tragico ricordo, ma come un fatto di attualità. Marzabotto è un monito doloroso. Vi chiedo un gesto che riconfermi i valori della solidarietà, della civiltà e della Resistenza». Un chiaro appello alla storia e a quei quasi 800 civili, donne, uomini e bambini, massacrati 74 anni fa, che l’amministrazione ha deciso di cogliere al volo.
Il gemellaggio
Ad oggi Marzabotto ha diversi patti di amicizia con altre realtà, che hanno subito gli orrori del nazifascismo, ma ufficialmente è gemellata solo con Sant’Anna di Stazzema, altro paese dove si sterminarono circa 560 persone, qualche settimana prima dell’eccidio di Monte Sole. «Quello che sta succedendo a Riace, al di là degli aspetti legali che non conosco - sottolinea Romano Franchi, il sindaco di Marzabotto in una nota -, è una ritorsione da parte di chi, inebriato dal proprio potere, calpesta la dignità delle persone. Apprezziamo l’idea che quando si sollecita la Resistenza si faccia riferimento a Marzabotto sul cui territorio non si è verificata una rappresaglia, ma un vero e proprio crimine contro l’umanità, “un delitto catastale”».
Riace e Marzabotto
Da qualche settimana la stessa giunta, insieme a cittadini e associazioni, si era già impegnata a raccogliere fondi e organizzare iniziative per Riace. Ora il prossimo passo sarà capire come procedere: «La nostra intenzione - sottolinea Valentina Cuppi, la vicesindaca di Marzabotto - è quella di gemellarci, perché condividiamo il modello di attuare un’accoglienza prima di tutto umana. Già da tempo siamo in contatto con Riace e cerchiamo uno scambio con loro per stringere legami e raccontare nuove forme di resistenza». Una decisione che potrà diventare presto realtà, trascorsi pochi giorni dalle celebrazioni dei 74 anni dall’eccidio (29 settembre-5 ottobre ’44). Un anniversario che quest’anno è coinciso, non solo con questa richiesta successiva di gemellaggio, ma anche con due altre novità. Per la prima volta due ministri degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi e il suo collega tedesco Heiko Maas, si sono ritrovati assieme, davanti al sacrario di Marzabotto, a commemorare i morti della strage per mantenerne viva la memoria. E sempre per la prima volta, molto probabilmente un artista anonimo del luogo, ha voluto ricordare la necessità di chiedere scusa e affrontare il perdono anche quando il male è indicibile, posizionando un manichino vestito da ufficiale delle Ss, poi rimosso, in ginocchio davanti al cimitero di Casaglia. Qui, dove furono massacrate un’ottantina di persone. Ai suoi piedi una scritta recitava: «Entschuldigen sie» (Scusatemi).

La proposta non piace però al gruppo consiliare di centro destra UNITI per Cambiare MARZABOTTO, il cui capogruppo Morris Battistini in una nota, rivolgendosi allo stesso autore della proposta, scrive :

Egregio Vauro,
 
poichè ieri ahimè mi è toccato leggere la Sua lettera rivolta al Sindaco ed ai cittadini di Marzabotto sulle pagine de "Il Fatto Quotidiano" versione on-line, Le espongo la mia contrarietà e lo faccio sia in qualità di Capogruppo Consigliere Comunale di minoranza a Marzabotto, che da cittadino che conosce la storia del suo paese.
 
Diverse sono le domande che mi sono sorte appena terminato di leggere le quattro cose che brutalmente ha voluto mischiare ed accomunare pur, forse, al fine di poter far parlare di lei dopo mesi di silenzio rispetto alle sue solite “boutade”.
 
Venendo al merito mi chiedo se lei prima di parlare o scrivere conosca la storia di Marzabotto, se prima di accomunare il caso di Riace con il conseguente provvedimento del Ministro Salvini abbia anche solo capito cosa sia realmente accaduto a Marzabotto oltre 70 anni fa e cosa stia accadendo nella "solidale" cittadini di Riace.
 
Il suo invito a gemellarsi con chi oggi pare abbia agito nell'illegalità dimostra come il suo delirio di onnipotenza non abbia alcun rispetto delle leggi e della magistratura che sta giustamente indagando su fatti e prove che oggi hanno portato il Sindaco di Riace agli arresti domiciliari.
Puntare il dito su Marzabotto volendola accumunare a Riace in riferimento a questo avvenimento è da folli, se non fosse che noi Italiani conosciamo bene ogni sua mossa mediatica.
 
Ci dica piuttosto a nome di chi parla, in qualità di cosa un vignettista come lei venga pubblicato su un quotidiano come " Il Fatto" sostenendo per altro sciocchezze dal contenuto pressoché nullo.
 
Marzabotto caro Vauro sta già bene così com'è, abbiamo già i nostri problemi in tema di gestione dell'immigrazione incontrollata e accoglienza in stile "finto perbenismo", quindi le consiglio per il futuro che se proprio ha bisogno di accomunare Riace a Marzabotto lo faccia a ragion dei fatti per la retorica con cui i soliti sindaci di sinistra si riempiono la bocca con la parola ACCOGLIENZA, salvo poi scoprire nel tempo i veri motivi per cui è utile speculare su di essa.
Il rispetto della democrazia di cui tutti parlano parte dal rispetto delle leggi nonché dei provvedimenti disposti dallo stato. L'accettazione anche di ciò che può non essere di nostro gradimento rappresenta il primo passo verso la giustizia, verso i primi valori fondamentali della nostra costituzione.
Inizi quindi, a rispettarla accettando le indagini e le disposizioni del bravissimo Ministro degli Interni, e prima di parlare di Marzabotto torni a scarabocchiare qualche foglio con il mozzicone della sua matita che negli ultimi anni pare aver perso sempre più grafite e aver acquisto sempre più inopportunità!!
 
Le parole del Sindaco di Marzabotto regalate al popolo di facebook mi fanno ancor più ridere di quelle scritte da lei. Pensare anche solo lontanamente di avviare le procedure per gemellarsi con un Comune il cui Sindaco è appena stato arrestato poichè della tanto famigerata accoglienza e solidarietà aveva fatto un business evadendo le leggi dello stato la dice lunga sulle scelte di questa amministrazione.
A questo punto vedremo chi sarà il prossimo comune ad essere raggiunto da provvedimenti simili...

Morris Battistini - Capogruppo Consigliere Comunale UNITI per Cambiare MARZABOTTO


11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci mancherebbe anche questa, gemellarsi con un comune dove il non rispetto delle regole era la normalità, bei consigli che danno questi.

Anonimo ha detto...

Nulla da eccepire alla resistenza alle guerre ,in generale, e a quanto ne deriva. Nulla da eccepire nemmeno con chi il comune di marzabotto sceglierà di gemellarsi.Spero solamente che,le eventuali scelte siano scelte intelligenti fatte da uomini intelligenti per motivi intelligenti fuori da ogni ipocrita logica.Oggi, scegliere con chi aggregarsi,potrebbe dar luogo ad interpretazioni non proprio obbiettive se non addirittura dettate da una incompresibile ottusa,odiosa e obsoleta ideologia.Capisco il delirare di uomini rancorosi astiosi e antidemocratici come l'artista (non potrebbe essere diverso) ma paragonare l'immane strage degli innocenti ad un caso semplice (magari fosse solo uno) come la denuncia per guadagno -qui sono buono-non rendicontato mi pare un'idea che solo una persona particolarmente disturbata possa avanzare.Per farla breve voglio sperare,e credere, che il primo cittadino di marzabotto sappia distinguere e far capire a tutti che la democrazia,quella vera,non ha padroni ne colori.Coloro che fanno tali distinzioni sono perfetti ignoranti,e questo è grave,oppure in perfetta malafede e questo è ancora peggio.PS,mi par di capire che questo ovi.. rosso/nero stia belando forte dal terrore e sempre più solo;che ne dite se … baci da Lupo Alberto.

Anonimo ha detto...

NON SO SE È GIUSTO O INGIUSTO chiedere di gemellare i due comuni, aspettiamo che sia la magistratura ad emettere la sua sentenza alla quale poi TUTTI si devono assoggettare.
Una cosa però mi ha fatto ribollire la pancia, è l'arroganza, i toni, la presunta superiorità, con la quale Battistini esprime le proprie idee.
Ritengo che questo modo di fare sia proprio di chi non sa ragionare e la mette in cagnara, ritengo anche che questi modi arroganti e presuntuosi siano il modo operandi della corrente da Battistini rappresentata e che riporta il marchio del capo.
Con questo comunque sono d'accordo che i problemi gravi del paese, Marzabotto compreso, meriterebbero una maggiore attenzione rispetto ai più mondani e poco concreti gemellaggi.

Anonimo ha detto...

Mi pare che a Marzabotto abbiano toccato il fondo e adesso comincino a scavare.

Anonimo ha detto...

Battistini vada a leggere la prima sentenza della magistratura, dimenticavo di scrivere che sono di sinistra.

Anonimo ha detto...

Chi pensa che il caso Riace sia colpa di Salvini si ponga una domanda.
Riace, vicesindaco Gervasi: “Non me la sento di dare la colpa al governo attuale o a Salvini. Tutto è iniziato 18 mesi fa” (Governo Gentiloni-Minniti)
Di beghe interne alla sinistra si tratta. Come "fregare" Minniti.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/16/riace-vicesindaco-gervasi-non-me-la-sento-di-dare-la-colpa-al-governo-attuale-o-a-salvini-tutto-e-iniziato-18-mesi-fa/4697644/

Carlos ha detto...

Riace è il miglior esempio di SOSTITUZIONE DI POPOLO, la sua popolazione è stata indotta all'abbandono, prima gli hanno tolto i trasporti pubblici, poi il lavoro perché nelle aziende agricole "in basso" ormai lavoravano solo stranieri fuori regola(zona di ndrangheta), una volta morti gli ultimi residenti anziani tutto era pronto per far abitare le case ai lavoratori stranieri, così sono tornati i trasporti perché i lavoratori dovevano agilmente raggiungere le aziende agricole "in basso", e poi i finanziamenti pubblici...che gli abitanti originali si potevano solo sognare. Ad un certo punto il progetto va in crisi perché non arrivano abbastanza immigrati, così qualcuno si inventa un sistema ILLEGALE per fare diventare cittadini italiani gli stranieri necessitanti. Se vi pare che questo paese sia da prendere ad esempio, vi faccio tutti i miei auguri perché Marzabotto faccia la stessa fine, prima gli daranno il vostro lavoro, poi gli daranno le vostre case, ricordatevi che niente succede per caso, solo i poveri ci rimetteranno.

Anonimo ha detto...

è notorio che l'intelligenza non sia il piatto forte degli artisti,e visti gli "innumerevoli" commenti non solo degli artisti.

Anonimo ha detto...

Premetto che non conosco il sig Battistini e quindi sarebbe perfettamente inutile tacciarmi per suo fan.Ho letto con attenzione il suo scritto e lo trovo semplicemente onesto e linearmente condivisibile.Qualche passaggio forte?non direi proprio.A tali oscene e inopportune proposte la risposta non potrà mai essere troppo forte.Ritengo comunque che(anche se non lo affermerà mai)in cuor suo il primo cittadino di Marzabotto, che si è sempre presentato come tutore della democrazia,avrebbe fatto volentieri a meno di questa "artistica" provocazione.I fatti di Marzabotto sono di una gravità tale che solamente chi osasse pensare di farne paragone sarebbe meritevole di fustigazione eterna.Spero che, per un momento,Marzabotto tutto metta da parte le varie IDIOZIE politiche,che sappia tutelare rendere onore ai propri innocenti caduti e non usi mai questi come arma per far prevalere una sudicia e decadente linea politica.Di scempiaggini ormai ne abbiamo fatto il pieno,così come siamo pieni di personaggi tetri e obsoleti che pur di sopravvivere non esitano di usare in modo meschino ogni arma possibile e inpossibile.Questa proposta è una vergogna proposta da vergognosi personaggi.Marzabotto: fai in modo che i tuoi morti non vengano uccisi per la seconda volta e perdippiù da volgari inetti aruffapopoli.L.A

Anonimo ha detto...

L'Anonimo delle 09.13 è una spanna sopra tutti noi...ATTENTI che viene a darci le totte nel sederino.

Anonimo ha detto...

...certi "uomini" qualsiasi cosa abbiano fatto oppure intendano fare non saranno mai stimati più di un soldo...