I
Carabinieri di San Lazzaro di Savena hanno eseguito un’ordinanza di
custodia cautelare in carcere nei confronti di un 26enne italiano,
residente a Bologna, ritenuto responsabile di pornografia
minorile.
Il
provvedimento cautelare nasce da una richiesta della locale Procura
della Repubblica a seguito di un’indagine che i Carabinieri hanno
avviato due anni fa, dopo che i genitori di una ragazza minorenne
hanno sporto denuncia perché la figlia era stata contattata sul web
da un soggetto che, cercando di ottenere un appuntamento per un
incontro a scopo sessuale, aveva iniziato ad insultarla.
Gli
inquirenti sono riusciti a risalire all’identità del molestatore
attraverso l’analisi del flusso dei dati utilizzato per la
navigazione internet. In particolare, sono stati acquisiti gli
indirizzi IP tramite i quali erano avvenuti gli accessi a Internet da
parte dell’indagato che, tra l’altro, si era registrato a un
Social Network inserendo un nome falso e un numero di telefono
intestato alla mamma. Dopo aver escluso la responsabilità di due
cittadini, residenti nello stesso quartiere del giovane, dai quali lo
stesso aveva utilizzato abusivamente la connessione Wi-Fi, poiché
non protetta da password, è stato possibile identificare il soggetto
nel 26enne.
Una
perquisizione domiciliare consentiva di sequestrare svariato
materiale informatico, da cui, con l’aiuto di un perito, è stato
possibile estrapolare diverse conversazioni oscene che il giovane
aveva avuto con altre minorenni conosciute attraverso i Social
Network più comuni. L’indagato, facendo leva su alcuni disagi
sociali che fingeva di avere, spacciandosi lui stesso per minorenne,
riusciva così a carpire la fiducia delle adolescenti, dell’età
compresa tra i 12 e i 17 anni, inducendole a masturbarsi davanti a
una videocamera del pc o dello smartphone e a trasmettergli il
contenuto della registrazione. Le vittime, sentite dai Carabinieri
alla presenza di una psicologa qualificata, hanno confermato la
dinamica dei fatti ricostruita dagli inquirenti.
Il
26enne, già condannato quando era minorenne per violenza sessuale
aggravata e continuata, nonché gravato da precedenti di polizia per
reati di furto, violenza e minaccia a pubblico ufficiale e lesione
personale, è stato arrestato e tradotto presso la Casa Circondariale
di Bologna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Oltre
alla pesante accusa di pornografia minorile, reato continuato, il
26enne dovrà rispondere anche di molestia o disturbo alle
persone, ingiuria, adescamento di minorenni e detenzione di materiale
pornografico.
Dal Comando Provinciale di Bologna dei Carabinieri.
Nessun commento:
Posta un commento