Riceviamo e
pubblichiamo:
Lega Nord invita i cittadini a
firmare per il referendum abrogativo della Legge Merlin del 1958 che ha, di
fatto, abolito le case chiuse.
«La
prostituzione delle strade è un fenomeno di degrado inqualificabile e
inaccettabile per un Paese moderno. Il fenomeno dev’essere legalizzato, in modo
da chiudere quelli che il segretario
federale, Matteo Salvini, ha definito ‘bordelli a cielo aperto’. Con i
proventi, sarà possibile mandare i bambini di tutto il Paese gratis all’asilo».
In quest’ottica, oggi, martedì 16
giugno, alle 13, il gruppo consigliare
regionale del Carroccio ha presentato un Progetto Di Legge sulle ‘Norme in
materia di tassa regionale della Prostituzione’.
Nello specifico la proposta del Carroccio prevede che
le prostitute si iscrivano a un apposito registro regionale ottenendo in cambio
l'assistenza sanitaria e i trattamenti previdenziali del caso. Ma, come tutti i
lavoratori, anche loro dovranno versare all’erario un’aliquota indicata nel 27%
per redditi fino a 28.000 euro l'anno e nel 40% per proventi superiori. Una
riforma, sottolinea il gruppo della Lega in Regione Emilia Romagna, che va a
inserirsi in un vuoto legislativo nazionale e che punta a normare il fenomeno
ottenendo nel contempo anche risorse
importanti per la Regione.
«Ci
aspettiamo una grande apertura della maggioranza – chiarisce il primo firmatario
Matteo Rancan -, chiediamo una prova di coraggio perché faccia passare questa
legge. Speriamo non la rifiutino solo perché viene da noi».
«Il
referendum abrogativo – continuano i componenti del gruppo consiliare regionale
di Lega Nord – serve per eliminare la prostituzione dalle strade, dove le
persone hanno il diritto di camminare senza imbattersi in fenomeni degradanti.
Pensiamo che la nostra proposta vada nella direzione di riportare l’ordine e la
sicurezza nelle nostre città, tutelando la salute pubblica (se la prostituzione
sarà regolamentata, lo sarà anche sul piano della salute delle prostitute e,
quindi, dei clienti). Contrastando, nel contempo, la criminalità organizzata,
che trae linfa dal fenomeno, bloccando la tratta delle schiave del sesso,
soprattutto dai paesi poveri del mondo.»
La
tassazione della prostituzione, una volta abrogata la Merlin, potrebbe portare
una quota di risorse stimate in grado di pagare l’asilo ai bambini dell’intero
Paese. Per fare questo è, però, necessario che i cittadini si rechino a firmare
per il referendum: nei banchetti organizzati dalla Lega Nord in tutti i comuni,
a fine giugno, ed in tutti gli uffici comunali entro il 4 luglio, data ultima
per vincere questa battaglia di civiltà.
2 commenti:
Sono d'accordo. La domanda per questo mercato non calerà mai, è meglio tutelare queste ragazze e fare in modo che contribuiscano anche loro alla comunità come in molti altri paesi europei ed extra-europei.
Legalizzando però resta comunque il problema dello sfruttamento, ci saranno ancora magnaccia che costringeranno ragazze a prostituirsi controvoglia. Lo stato deve intervenire di più.
in accordo al 100%- bravi
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