“ Ti ringrazio Signore di avermi creato, di avermi
fatto cristiano e sacerdote. Mi affido alla Tua misericordia. Maria presenta la
mia anima a Gesù, mia guida e mio giudice”. Questo un passo del testamento
spirituale di don Dario Zanini letto dal cardinale Caffarra al termine dell’omelia
ai funerali del sacerdote. “Gesù tieni vicino i miei parrocchiani. Desidero che
il mio corpo sia affidato alla terra”. E alla terra del cimitero di Brigola il
corpo di don Dario è stato affidato.
La funzione di commiato è stata ancora una volta l’occasione
per i fedeli di dimostrare il loro attaccamento alla guida perduta: fin dalle
8, i funerali sono stati celebrati alle 10, quasi tutti i posti a sedere della chiesa
erano già occupati.
Alla cerimonia, oltre a un gran numero di sacerdoti, hanno
partecipato i sindaci di Sasso Marconi, Stefano Mazzetti, di Monzuno, Marco
Mastacchi, di Monghidoro, Alessandro Ferretti e il vice sindaco di Marzabotto
Valentina Cuppi. Era inoltre presente il consigliere regionale Galeazzo Bignami
e il fondatore e curatore del museo marconiano ‘Mille Voci Mille Suoni’Pelagalli, autorità civili e
militari.
“Un grande sacerdote”, ha poi ancora ricordato il
Cardinale. “cui mi legava una profonda amicizia per la grande umanità che
dimostrava. Anche il vescovo può passare momenti difficili e quando don Dario
si accorgeva di questo mi scriveva, in forma riservata, ‘Coraggio. Il signore
Le è vicino. Io prego per Lei’. Uomo di
grande gusto artistico dobbiamo conservarne la memoria per le sue virtù: la
fedeltà nel servizio pastorale che ha voluto portare fino alla morte; la forte
devozione mariana che ha contraddistinto tutto il suo percorso sacerdotale; la
povertà in cui ha vissuto e l’ essere stato testimone della verità nella memoria
dell’immane tragedia che ha colpito queste comunità durante la presenza della
Linea Gotica. Memoria che ha sempre ricercato non per rinforzare l’odio, ma per
educare al perdono e alla ricostruzione di una pacifica convivenza civile”. Cafarra ha poi concluso con un ‘Grazie don
Dario’.
Al
termine della funzione religiosa sono
seguiti gli interventi di commiato del sindaco Mazzetti che ha detto: “Con don
Dario la comunità di Sasso Marconi ha perso un prezioso punto di riferimento,
un interlocutore autorevole cui va riconosciuta la capacità di aver portato
avanti con forza e dedizione il proprio incarico pastorale. In questi anni
abbiamo avuto diverse occasioni di incontro e collaborazione. Ci sono state
divergenze di vedute ma non sono mai venuti meno il rispetto e la reciproca
stima personale: questo perché abbiamo condiviso il forte senso di responsabilità
legato ai rispettivi ruoli, perseguendo sempre come fine ultimo il bene della comunità di appartenenza”.
Antonio Lavini della Pubblica assistenza ha ricordato la grande
attenzione che don Dario ha sempre dedicato alla Pubblica Assistenza e ai suoi
volontari, ritenendoli un aiuto indispensabile per i sofferenti”.
Daniele Bertocchi ha ringraziato don Dario a nome dell'Asilo Grimaldi e della suore che l'hanno retto fino ad alcuni anni fa.
La partenza della salma è stata salutata da un lungo applauso e dal
suono delle campane a festa, (così si usa per celebrare l’entrata nel Regno dei
Cieli di un sacerdote), offerto dalla rinata formazione di campanari di Sasso
Marconi, evento che proprio don Dario poche settimane fa aveva salutato con
grande compiacimento.
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