I funerali di don Dario Zanini si terranno venerdì
prossimo, 26 giugno, alle 10, nella chiesa parrocchiale di Sasso Marconi e
saranno officiati dal cardinale Carlo Caffarra. Alla cerimonia di commiato
parteciperà tutto il clero del vicariato di Sasso Marconi.
Domani sera, giovedì 25 giugno, alle 20.30, è in
programma una veglia di preghiera, sempre nella chiesa del capoluogo, cui si
spera sia già presente la salma del sacerdote.
Si chiude così in modo inatteso, poiché fino al
ricovero di venerdì scorso per il malore al petto don Dario pareva in buona
salute fisica e in ottima presenza mentale, l’apostolato sassese di don Dario
durato ben 58 anni. Il sacerdote pareva in grado quindi di entrare nel migliore dei modi
nel periodo di riposo che la sua età richiedeva e che aveva annunciato.
Ma proprio nella sofferenza che don Dario provava nel
dover abbandonare la sua parrocchia, che ha guidato non senza difficoltà per un
così lungo periodo, in molti vedono la sua chiamata al Padre come il risultato
di un ‘disegno divino ’ dipinto da Chi
tutto può per evitargli un distacco che avrebbe vissuto con amarezza e grande
dolore.
Con lui si chiude anche un periodo storico piuttosto
intenso che lo ha visto protagonista in scontri anche accesi con l’amministrazione
comunale di sinistra. Con incrollabile caparbia si oppose ad ogni progetto di
ingerenza che coinvolgeva i beni parrocchiali che riteneva di ‘proprietà ’
della Beata Vergine del Sasso e quindi intoccabili.
Uomo di vasta cultura e sensibilità artistica ha
scritto diversi libri sia di carattere religioso che storico, tra cui l’importante
volume ‘Marzabotto e Dintorni 1944’ frutto di una lunghissima e meticolosa ricerca
delle testimonianze che riguardano l’eccidio e i fatti di Monte Sole. Egli
aveva vissuto in prima persona la tragedia di quel periodo essendo originario
di Rioveggio e aveva perso dei famigliari, tra cui la madre, trucidati dai
tedeschi.
Il libro però ebbe anche molti osteggiatori poiché don Dario non
aveva tralasciato di riportare gli episodi che la storiografia ‘ufficiale’ dei vincitori aveva accuratamente oscurato. Aveva
annunciato anche una nuova pubblicazione che avrebbe completato la prima opera
e di cui disponeva già di una ampia documentazione. Non aveva mai smesso
infatti di scandagliare un periodo storico così buio della nostra storia locale
per ricordare tutti quelli che lui chiamava ‘ morti a causa della guerra’.
L’amministrazione comunale di Sasso Marconi sta
valutando se dichiarare il lutto cittadino.
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