Alberghi e
ristoranti didattici al posto di edifici abbandonati e in preda al degrado. È
questa l’idea del M5S riportata in una risoluzione già depositata, a firma dei
consiglieri Raffaella Sensoli e Andrea Bertani, oltre alla capogruppo Giulia
Gibertoni, che impegna la Giunta a sperimentare anche in Emilia-Romagna esperienze che
stanno avendo un discreto successo in altre regioni, prima tra tutte la Puglia
e la Toscana: ovvero mettere in campo un progetto di valorizzazione e recupero
del patrimonio edilizio attraverso la realizzazione di strutture, in
particolare legate al mondo del turismo, con chiare finalità didattiche. “In
questo modo – spiega Raffaella Sensoli – riusciremmo a realizzare un doppio
obiettivo: quello di ridurre il rischio che edifici abbandonati da tempo
finiscano nel dimenticatoio o peggio nelle mani di qualcuno che ne potrebbe
fare un utilizzo irregolare o illegale. E in più si dà un’opportunità di
crescita professionale e umana a persone che altrimenti avrebbero molte
difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, come sta succedendo in Italia e
in Europa dove stanno già nascendo le prime strutture”. Le esperienze a cui si
fa riferimento sono quelle dell’Istituto alberghiero ‘Majorana’ di Bari e
quello ‘Saffi’ di Firenze che hanno già realizzato, rispettivamente un albergo
e un ristorante didattico, le cui attività hanno consentito alle scuole di
attivare forme di autofinanziamento. “Sono nate nuove imprese, anche in forma
cooperativa, costituite da ex studenti, insegnanti, impiegati contestualmente
nell’attività di formazione e nella gestione dell’impresa stessa – sottolineano
Andrea Bertani e Giulia Gibertoni – permettendo agli studenti di realizzare
tirocini, ai giovani diplomati di svolgere le prime e importanti esperienze sul
campo e reinvestendo gli utili in attività e strutture didattiche”. Secondo la
risoluzione presentata dal M5S gli alberghi o i ristoranti didattici potrebbero
essere avviati anche all’interno di strutture private, oltre a quelle
pubbliche, naturalmente a condizione che siano rese disponibili in comodato
gratuito. “Potrebbe essere un’opportunità in più per i nostri giovani e per
dare nuova linfa al turismo della Regione, fatta a costo praticamente zero –
conclude la consigliera Sensoli – Visto che stiamo parlando di strutture ormai
abbandonate è anche un modo per cercare di limitare il degrado alle nostre
città”.
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