sabato 20 giugno 2015

MARCO ROMANO 7 : LA CITTA’ COME OPERA D’ARTE



L’angolo di Marco Leoni









 
        Ripeto  ancora:                        
“ NON  SI  DESIDERA  QUALCOSA
   SE  NON  SI  AVVERTE
   LA  SUA  MANCANZA “
                         Platone


SASSO  MARCONI :      IL  CAPOLUOGO
                                                                      

                CONSIDERAZIONI  E  PROPOSTE

Non posso accingermi a presentarvi le mie considerazioni sul Capoluogo di Sasso Marconi senza prima partire da un presupposto:
SASSO  MARCONI  POSSIEDE  IL  TITOLO  DI  CITTA’  E  QUELLO  DI  PAESE  TURISTICO.
Questi titoli dovrebbero in qualche modo rappresentarlo e rendersi palesi nel momento in cui una persona decida di fare una passeggiata per il nostro Capoluogo.

Secondo Marco Romano alcuni dei criteri fondamentali che stanno alla base della città  sono:  L’INTENZIONE  ESTETICA IN  PRIMIS,  LA CATTEDRALE  E  IL  PALAZZO  COMUNALE,  LA PIAZZA,  I  MONUMENTI,  LE  VIE  PRINCIPALI  AFFIANCATE  DA  PALAZZI  DI  PREGIO,  I LUOGHI  E  GLI  SPAZI  COLLETIVI,  I  TEATRI,  LE  BIBLIOTECHE, I  CINEMA,  I  GIARDINI  ECC.
Riconosco che Romano parla delle città costruite come opere d’arte e fanno parte di un glorioso passato, è evidente che non posso pretendere da Sasso Marconi qualcosa di analogo,   ma un minimo di tensione estetica  QUESTO  SI’.

Quello che vedete nella foto è la piazza   (coi suoi problemi e sempre più deserta.   Non essere riusciti a mantenere qui la baracchina dei gelati e l’edicola ha rappresentato un colpo mortale  alla sua vita sociale intesa particolarmente come luogo privilegiato di incontro)   e
“IL  SANTUARIO  DELLA    MADONNA  DEL  SASSO” (coi suoi gravi problemi, dietro la facciata).
  Comunque gli edifici del centro più significativi sono di carattere religioso e comprendono anche un piccolo gioiello del ‘600, L’ORATORIO DI S.APOLLONIA.
 Il resto, rappresentato dalla parte laica, è un insieme di edifici frutto di una edilizia improvvisata di scarsissimo valore, dove   l’intenzione estetica è totalmente assente   fatta eccezione per il palazzo della farmacia che un minimo di dignità ce l’ha.
A loro scusante il fatto che sono stati costruiti per la maggior parte nel dopoguerra quando, sappiamo benissimo, le esigenze erano ben diverse.

Altra cosa il ragionamento per le aree centrali dell’ex campo sportivo e del mercato dove nel 2000 l’Amministrazione Comunale non ha sicuramente espresso il meglio di sé,  sprecando la  grandissima occasione storica,   specialmente nella prima, di dare al centro del paese un importante incremento qualitativo.  (di questo ancora non riesco a farmene una ragione).

Elemento nuovo in quel sito è   “LA  CASA  DELLA  SALUTE”   scelta importante e condivisibile,  quello che stupisce sono i limiti funzionali apparsi subito fin dai primi mesi:  l’area di accesso alle prenotazioni e ai prelievi certamente insufficiente, il punto prelievi non possiede un minimo di spogliatoio per i pazienti, molto utile specialmente d’inverno, gli ascensori con capienza minima, le sale d’aspetto dei medici di base in realtà sono angusti corridoi dove l’aria si fa irrespirabile appena tendono a riempirsi.

 Si va per farsi curare e si rischia di uscire con qualche malattia nuova.

All’esterno pensare a una tettoia in grado di riparare, in caso di pioggia, eventuali ambulanze e pazienti trasportati su lettini oppure persone con handicap, era così difficile?
L’Italia è proprio un paese strano,   coloro che hanno l’autorità per fare rispettare le regole,  vedi USL,  sono i primi a disattenderle quando sono chiamati a fare le cose.   (per caso qualcuno è chiamato a risponderne?)
Nell’area mi sento di salvare solo il Giardino Grimaldi,  piccolo gioiellino verde dove è possibile respirare sensazioni gradevoli.

Altra area molto importante del capoluogo è quella del mercato, nei confronti della quale a suo tempo presentai osservazioni al piano particolareggiato allegando, grazie ad un amico architetto, un progetto alternativo, contributo tenuto come al solito in nessuna considerazione.
Ma, a differenza di quella dell’ex campo sportivo,  che così è e ce la terremo per moltissimi anni, questa è suscettibile di miglioramenti: vi presento
                     UNA  PROPOSTA
                                                  
La cosiddetta piazza del mercato,  che piazza non è  ma solamente un vuoto urbano pavimentato, rappresenta uno spazio di una certa gradevolezza estetica.


                                            Qual è il problema:

sembra essere in attesa di una destinazione adeguata tale da farle esprimere completamente tutte le sue potenzialità.
Questa potrebbe essere rappresentata da una  copertura  molto leggera in ferro e vetro, come, a livello di esempio, la foto sta ad indicare.
                                                       
  
 I VANTAGGI

   1)    Forte caratterizzazione dell’area, consentirebbe uno  sfruttamento dello spazio in modo continuativo.
   2)    Se intelligentemente utilizzata potrebbe rappresentare un elemento di grande attrazione  per il paese.
   3)    Un  luogo polifunzionale  dove tante idee potrebbero trovare la possibilità di esprimersi.
   4)    Potrebbe trovare una destinazione  “L’APPENNINO  POINT”  di cui si è tanto parlato in passato, dove  fare incontrare  tutte le eccellenze dell’ Appennino in ambito enogastronomico ( trattorie, agriturismi ),  culturale, sportivo, ricreativo,  con la città.
   5)    Si potrebbe fare  promozione di tutto il territorio   utilizzando pannelli fotografici di qualità per presentare le realtà più belle da un punto di vista architettonico e ambientale.
   6)    Da un punto di vista urbano  una ricucitura  con viale Kennedy e il parco Marconi.


ANCHE  QUESTI  SONO  SOGNI?  SE  COSI’  E’  ALLORA  LE  IPOTESI  SONO  DUE:
ALLA  MIA  ETA’  ESSERE  ANCORA  UN  SOGNATORE,  MAGARI ANCHE   UN  PO’  VISIONARIO,  PUO’  VOLER  DIRE :   ESSERE  UN  IMMATURO  E  IRRESPONSABILE OPPURE  UNA  PERSONA  CHE  CAPARBIAMENTE  CERCA  DI  MANTENERSI  GIOVANE ALMENO  NELLA  MENTE.      GIUDICATE  VOI !!!

Continua…  prossimo  appuntamento  domenica  5 luglio 2015.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Nel giardino Grimaldi non si respira solo aria buona e non si odorano solo l'essenze emanate dal verde che lo circonda, ma si "godono" anche le pupu e pipi dei vari babau tanto affezzionati ai loro teneri e cari padroncini.
Dicasi altrettanto del nuovo giadino sorto in una porzione dello sfrattato campo del prete.
Parlare di ESTETICA a tanti incivili è come cercare di vendere frigoriferi agli esquimesi.
Comunque il mio parere è molto vicino a quanto espresso nell'articolo.......facciamo domanda di declassare Sasso Marconi da città a paese normale, allineato agli standar consoni al nostro territorio, senza volerci gonfiare di appellativi che non ci spettano.
Come dice un noto comico romagnolo (credo) più fatti, meno pippe e sopratutto ridare gioia alla gente che abita e frequenta il Borgo.
alan delon

Anonimo ha detto...

Ogni giorno passato sulla Terra, l’uomo dovrebbe porsi la domanda su come essere migliore, come migliorare anche il proprio Pianeta cominciando dal luogo in cui abita per accrescere la qualità della propria vita e anche quella delle generazioni future.
Forse questo nobile obiettivo è sfuggito a chi da molti anni ha governato e progettato il nostro Paese perché troppi sono stati gli interventi inadeguati frutto di scelte poco lungimiranti e consapevoli che hanno privato Sasso Marconi della possibilità di crescere e di evolvere anche culturalmente.
Le eccellenze, la storia, la cultura, le tradizioni del nostro Paese, sono un patrimonio da salvaguardare e da valorizzare attraverso interventi mirati per rendere Sasso Marconi più accogliente, sicuro e vivibile.
Mi auguro che chi ha il dovere di fare questo ne abbia la consapevolezza e la capacità perché qualcosa di meglio si può sempre fare e qualcosa ancora si può recuperare.
Il tempo dell’attesa è sempre il più lungo, ma ora per noi cittadini di Sasso Marconi non resta che sognare quel tempo sognato.