lunedì 20 aprile 2015

ALAN FABBRI di LEGA NORD: “SENTIERI VIETATI ALLE MOTO IN MONTAGNA? NO A DITTATURA AMBIENTALISMO TALEBANO”.



Riceviamo e pubblichiamo:

 “Diciamo ‘no’ alle chiusure,  drastiche e tutte ideologiche, dei sentieri di montagna ai mezzi a motore. Ci opporremo a qualsiasi legge-marchetta a favore dei talebani del falso ambientalismo, sarebbe un colpo al cuore del turismo montano, già gravemente compromesso dalle politiche di un governo che è riuscito a tassare anche gli impianti di risalita”. Il capogruppo leghista Alan Fabbri mette in guardia dai rischi che porterebbe una nuova stretta all’accesso, in moto, in Appennino, voluta e sollecitata dagli ambientalisti. “La politica non penalizzi la montagna per inseguire il consenso dell’ambientalismo intransigente, che rischia di desertificare l’economia del nostro Appennino. Valorizzare la montagna è anche favorirne l’accesso e incentivarne la fruizione, non è con divieti, blocchi totali e con le politiche del ‘nulla-è-consentito’ che si rilancia l’ Appennino”. Fabbri invoca, semmai, “nuovi e più snelli meccanismi autorizzativi per gli amanti delle due ruote". “Oggi la burocrazia la fa da padrona. La Regione dovrebbe rivedere le procedure, magari predisponendo una mappa, chiara e di facile consultazione, dei tracciati autorizzati, sviluppata d’intesa con i Comuni di montagna, le associazioni e le categorie interessate”. 


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Pienamente d'accordo con Alan Fabbri, ma disponibile a cambiar parere al primo sentiero distrutto dai mezzi motorizzati che incrocierò sul mio cammino.
I motociclisti sono avvisati, comportarsi con buon senso, non si raspa con le ruote e non si percorrono i sentieri quando sono intrisi d'acqua.

Anonimo ha detto...

I talebani delle 2 e 4 ruote stanno trasformando i sentieri di montagna in torrenti di fango.

Perché, invece di una foto con un terreno "vergine" e secco, non mettete una foto di un sentiero fangoso dopo che è passato un veicolo a motore? Così, tanto per far capire di cosa parliamo?

Se poi l'economia la facciamo girare perché dopo la sgommata andiamo dal benzinaio a timbrare la scheda carburante, forse è meglio non farla girare...

Anonimo ha detto...

Nella foto: un amante delle due ruote, al quadrato.

Anonimo ha detto...

Invece i talebani della natura hanno trasformato le montagne in spaventose frane di fango, grazie COMPAGNI della Provincia e della Regione e dei Comuni, HA DA VENI' BAFFONE.

Cesare Zecca ha detto...

In montagna si è sempre andati a piedi, a mulo, a cavallo.
Ora ci si può andare anche in bici.

Poi ci sono questi barbari devastatori aratori di sentieri che ti scassano i koglioni per ore col ca__o di frastuono dei loro dragasentieri a ruote dentate aprendo fosse e frane.

A spese dei proprietari confinanti, dei dissestati, dei franati, della pazienza dei camminatori.
Andate in un crossodromo senza scassare al resto del mondo e sui__ che è meglio.

Quelli della Lega c'hanno anche qualche posizione ragionevole e intelligente, ad esempio sulla guerra e invasione migratoria in corso e su contro altre fanfaluche sconclusionate di robe campate per aria dei vari dirittismi, assistenzialismi, sìglobalismi, sinistrismi, etc. e religioni vecchie e nuove oppio per le menti.

Solo che poi sulle altre cose concrete rientrano nei più beceri schemi politicastrici.

Ecco, ci manca solo l'esplosione mine per divertimento e l'helisking a queste barbarie.
Poi quando l'Appenino sarà ridotto come l'orribile turismificio romagnolo o come la costipazione vuotocappannonizzata padana, quando le falde saranno secche o al cromo esavalente, i leghisti saranno contenti.