IL MISTERO DELLA VITA STA
NELLA RICERCA
DELLA BELLEZZA
Billy Wilder
La
volta scorsa parlando del libro di Marco Romano ho presentato i concetti
fondamentali sui criteri adottati, da più di mille anni, per costruire città
come opere d’arte.
“L’INTENZIONE ESTETICA” che deve sempre
precedere ogni intervento sulla città, di quanto conti la “civitas”
nella costruzione dell’ “urbs”, la città materiale
e come siano importanti i “TEMI
COLLETTIVI” nella creazione del volto della città, tenendo appunto
sempre presente il PRINCIPIO ESTETICO, senza mai
dimenticare che
la città deve essere FUNZIONALE
per l’intera comunità.
Ho tralasciato per ragioni di spazio un altro tema molto importante trattato nel libro, e cioè quello delle STRADE E PIAZZE TEMATIZZATE che, a differenza di quelle più semplici, incorporano nella loro forma e nella loro disposizione una riconoscibile ed esplicita INTENZIONE ESTETICA, concorrendo in modo determinante a rendere la città più bella.
la strada principale,
dove sono schierati i negozi di maggior pregio,
la strada monumentale, dove
si trovano i palazzi più importanti,
la strada trionfale,
solo nelle grandi città, chiusa da un fondale o da un tema
collettivo,
la passeggiata, in
linea di principio alberata e di larghezza molto ampia,
il boulevard, più
largo delle strade comuni ma meno della passeggiata,
il viale alberato, che
normalmente conduce fuori città.
LE
PIAZZE
La piazza principale, normalmente
dove ha sede la cattedrale e il palazzo civico,
la piazza del mercato,
spesso riconoscibile dai portici eretti per proteggere le botteghe,
la piazza monumentale,
circondata da edifici architettonicamente unitari o comunque di riconosciuto
pregio estetico,
la piazza nazionale,
nelle grandi città, tematizzate dai temi della nazione, le poste, le banche e
dalle statue dei suoi fondatori, politici o culturali.
Marco
Romano ci spiega come “la città possa essere intesa come un corpo umano
dove i singoli organi (piazze, vie, luoghi simbolici) sono collegati fra loro
da un miracoloso sistema circolatorio (strade
tematizzate).
Purtroppo
negli ultimi anni, continua Romano, si è persa la cultura delle strade e delle piazze
tematizzate, dimenticandone ruolo e significato, quelle esistenti ridotte
spesso a informi parcheggi, e nessuno ha avuto il
coraggio o l’estro di denunciare nella sfera pubblica
collettiva l’insensatezza di codesto
oblio”.
“Perdute
così le strade tematizzate che un tempo riconducevano i cittadini al quadro
simbolico della città intera, i quartieri costruiti dopo la metà del Novecento
galleggiano oggi in un DESERTO DI SENSO e
potrebbero appartenere a qualsiasi città, sicché l’emarginazione
sociale che spesso contraddistingue i loro abitanti viene
sottolineata dalla loro emarginazione simbolica.
Banlieu
e periferie delle città europee non sono soltanto materialmente distanti dal centro, ma sono soprattutto quartieri i cui abitanti sono quasi del
tutto privi di un adeguato riconoscimento simbolico della loro appartenenza all’urbs e
per questo a pieno titolo alla civitas.
Questo
è il più disperante disastro
del Novecento.
Più
ancora del benessere materiale ciò di cui abbiamo più bisogno è di un progresso spirituale.
E soltanto
LA BELLEZZA soddisfa queste esigenze dello spirito,
perché l’Arte ha da secoli
l’ambizione di sfidare il tempo offrendoci una prospettiva di eternità nella
quale possiamo radicare le nostre speranze terrene.
Come
diceva Sant’Agostino l’ordine della bellezza è instillato nell’uomo da Dio a
sua somiglianza”.
Ripeto
in conclusione l’accorato appello di Marco Romano che faccio anche mio:
…”Se
vogliamo sanare le ferite delle avanguardie occorre conoscere e applicare le
regole consolidate della bellezza”.
Alla
luce di quanto appreso dalla lettura del libro di Marco Romano nei prossimi due
appuntamenti vorrei condividere, con chi lo desidera, alcune riflessioni su
Bologna, città che amo e Sasso Marconi, paese in cui vivo, inoltre vorrei affrontare
alcuni temi, non affrontati nel libro, che ritengo molto importanti:
I
SIMBOLI, I MONUMENTI, LE ABITUDINI
E GLI STILI DI
VITA.
I
primi due responsabili del legame identitario con la città, gli altri
fortemente condizionati in senso positivo o negativo dalla struttura urbana.
Continua… prossimo appuntamento domenica 26 aprile 2015.
1 commento:
la bellezza delle vie di bologna con percorso olfattivo delle pisciate umane o il deturpamento delle facciate con le bombolette spray o dei deficienti che buttano le cicche di sigarette a terra con le cartine e plastiche di apertura dei pacchetti di sigarette e dei vecchi rincoglioniti che buttano la carte delle caramelle a terra.
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