martedì 31 dicembre 2013

Marzabotto: si brinda all’anno nuovo con l’archeologia.



Di Paola Desantis
 
con l'invito a passare assieme il primo pomeriggio dell'Anno Nuovo
e con gli auguri dalla città etrusca di Kainua.



Domani, mercoledì 1 gennaio 2014, il Museo Etrusco di Marzabotto sarà aperto dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.30 e alle  15 è in programma una visita guidata condotta  dell’archeologa Sara Campagnari ‘ Case degli uomini, case degli Dei. Vivere, abitare e pregare nella città etrusca di Kainua’.


Percorrendo la via sacra della città etrusca di Marzabotto si possono vedere gli spazi riservati alle case degli Dei: prima il grande tempio cittadino di Tina, splendido esempio di pianta greca rielaborata in chiave etrusca, e poi, saliti sull’Acropoli, altri templi ed altari.
Sul pianoro cittadino, le case e le officine affacciate sull’arteria principale offrono uno spaccato dei modi di abitare e di vivere a Kainua.
Dopo aver illustrato i diversi settori dell’area archeologica, la visita guidata si concluderà nel Museo, con una panoramica sulla vita civile e religiosa raccontata dai reperti.


Il Museo Nazionale Etrusco ‘Pompeo Aria’ di Marzabotto illustra la storia del sito archeologico che si estende nell’ampio parco circostante.
La consistenza dei resti dell’antica città, che occupò il Pian di Misano e la sovrastante altura di Misanello dalla fine del VI alla metà del IV sec. a.C., fanno di Marzabotto un caso unico nel panorama dei centri abitati etruschi. L’abbandono garantì la conservazione dell’impianto urbano nel suo disegno originale così che ancora oggi possiamo percorrere le antiche strade lungo le quali si snodano abitazioni, aree artigianali ed edifici sacri.
Nel museo collegato all'area archeologica si conservano gli elementi più significativi recuperati durante le campagne di scavo. Sono esposti i reperti rinvenuti nelle necropoli (vasi attici, bronzi, segnacoli tombali, balsamari) e i materiali dai vecchi e nuovi scavi nell’abitato, sull’acropoli e nel santuario fontile, fra i quali spicca per eccezionalità la testa di kouros in marmo greco.
Una piccola sala ospita due corredi funebri, di cui uno con segnacolo marmoreo, rinvenuti nel 1969 nel vicino centro di Sasso Marconi.








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