Una prova pratica di Germano Lolli |
Si terranno domani 30 dicembre, alle 11, nella chiesa di Merlano a Savigno, i funerali di Germano Lolli, il noto esperto di castanicoltura deceduto giovedì scorso, all’età di 85
anni. Il corteo funebre partirà alle 10.15, dall’ospedale di Bazzano, dove era
ricoverato.
Lolli, conosciuto per la sua profonda esperienza nella
coltivazione del castagno , si era
distinto per l’ intraprendenza con cui aveva affrontato la tematica e per la capacità di innovazione nelle tecniche produttive:
aveva anche realizzato macchinari per il lavoro nel castagneto.
“A lui si deve il rilancio della castanicoltura non
solo nel bolognese”, racconta l’amico Maurizio Musolesi di Monzuno, che ha
collaborato con Lolli nella stesura e nella pubblicazione di un manuale di
coltivazione del castagneto da frutto in cui il lettore può trovare, non solo
una guida sulle tecniche produttive di innesto e potatura, ma anche notizie e curiosità sulla storia del castagno.
”Ha
saputo rimettere in campo una attività che si era gradualmente emarginata e prossima all’abbandono. A guidarlo fu il suo grande amore per la
magnifica presenza di questo albero in
Appennino che rende l’ambiente unico e caratteristico. A lui si deve la
realizzazione di attrezzature meccaniche per l’innesto, per la selezione dei
frutti e per la preparazione ottimale del marrone e della castagna alla
cottura. E’ stato capace di portare sul castagno l’innesto a doppio spacco
inglese, tradizionalmente fatto solo per la vite. Fino ad allora si faceva a spacco o a zufolo. A farlo tentare il trasporto della tecnica è stata
la sua grande esperienza nella coltura anche
del ciliegio. Ha infatti trasferito le sue esperienze di coltivazione
del ciliegio sul castagno, tenuto basso per facilitare la potatura e la
fruttificazione . Sono stato con lui oltre
un anno ”, aggiunge Musolesi, “ per
scrivere il libro. Ho avuto modo così di assistere, in diverse occasioni, a suoi
interventi pratici e teorici, ricchi
sempre di un grande entusiasmo che coinvolgeva tutti. Abbiamo perso un grande
esperto e un maestro. Ne sentiremo certamente la mancanza”.
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