sabato 20 ottobre 2012

TRAFFICO DI STUPEFACENTI: ARRESTATO UN BARISTA MAROCCHINO CON OLTRE 2 KG DI HASHISH. AL VAGLIO DEGLI INQUIRENTI LA POSIZIONE DI ALTRI 5 SOGGETTI.



Il 15 ottobre scorso, i Carabinieri di Bologna, nel corso  di indagine avviate a seguito di denuncia di rapina, hanno tratto in arresto in flagranza di reato HALHAL El Mostafa, 27enne barista marocchino residente a Bologna, incensurato, trovato a nascondere in casa oltre 2 Kg di hashish.
Ad essere denunciati in stato di libertà anche altri 5 soggetti: una coppia di incensurati residenti in Spagna (V.M.E. 25enne spagnola e E.A., 27enne marocchino), altri due suoi connazionali con precedenti di polizia residenti in provincia di Monza-Brianza (O. M. 38enne e B.M. 26enne marocchino) e lo zio M.K. (35enne marocchino residente a Bologna con precedenti di polizia). Per tutti l’accusa è di detenzione ai fini di spaccio e traffico di sostanze stupefacenti in concorso
Alle 23 di domenica scorsa, 14 ottobre, si sono presentati  ai Carabinieri due cittadini spagnoli insieme agli altri due soggetti residenti in Lombardia e hanno dichiarato di essere stati rapinati nei pressi della  Stazione Ferroviaria da due cittadini marocchini coi quali avevano in corso una trattativa per l’acquisto di  una Mercedes al prezzo di circa 15.000 euro.
In particolare hanno riferito di essere entrati in contatto con i due marocchini residenti a Bologna per tramite degli altri due connazionali residenti in provincia di Monza, che avevano incontrato alle 9 del giorno precedente in viale Masini. Mentre uno dei venditori si era allontanato  con E.A., O.M. e B.M., con la scusa di portarli a vedere il veicolo, l’altro ha rapinato V.M.E., facendosi consegnare il denaro contante portato per l’acquisto dell’autovettura (15.440 euro) minacciandola con un coltello. La donna aveva al seguito il figlio di 2 anni, presente anche all’atto della denuncia.
In mano agli investigatori solo pochi elementi: un’utenza cellulare usata per contattare uno dei rapinatori e delle generalità false con le quali quest’ultimo era censito nella pagina “Facebook” di uno degli intermediari, ma soprattutto  molti dubbi circa la dinamica raccontata. I quattro soggetti sarebbero stati infatti rapinati la mattina del sabato a Bologna, nella stessa giornata avevano fatto rientro in provincia di Monza per poi ritornare il giorno dopo nel capoluogo emiliano per sporgere denuncia. Tutto questo portando al seguito un bambino piccolissimo. 
Partendo dai pochi indizi in loro possesso, grazie ad una serie di riscontri incrociati, i Carabinieri sono comunque riusciti a risalire ad un indirizzo dove avrebbe potuto dimorare uno dei presunti rapinatori, appunto il barista  HALHAL El Mostafa.
Proprio lì i militari lo hanno rintracciato e nel corso della perquisizione, oltre a trovarlo in possesso dell’utenza utilizzata per contattare i denuncianti, hanno rinvenuto nascosti all’interno del freezer 195 ovuli in cellophane contenenti “hashish” del peso  di 2,078 Kg. Nessuna traccia invece del denaro. Tale scoperta, unita alle dichiarazioni rese dallo stesso HALHAL El Mostafa, tratto arresto, hanno così gettato tutt’altra luce sui fatti precedentemente denunciati, palesando altri vincoli fra i 6 soggetti.
Secondo la versione resa dall’arrestato, la sostanza stupefacente gli sarebbe stata consegnata per la temporanea custodia dallo zio M.K. il quale, a sua volta, l’aveva sottratta ai citati O.M. e B.M., giunti a Bologna il 14 ottobre scorso insieme a V. M. ed E. A..
L’arrestato si trova attualmente in regime di custodia cautelare presso la locale casa circondariale a diposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre sulle posizioni degli altri 5 soggetti sono state avviate  indagini per riscontrare le eventuali responsabilità nella gestione del consistente quantitativo di stupefacente rinvenuto.
Dal Comando Provinciale di Bologna della Legione Carabinieri Emilia Romagna

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