mercoledì 24 ottobre 2012

A proposito di Ivano Nanni.


Ivano Nanni

Sulla vicenda ‘Ivano Nanni’, l’ex funzionario  del comune di Vergato ora in pensione, interessato, secondo fonti di stampa, da ben cinque procedimenti giudiziari inerenti la sua attività quale ex responsabile del settore edilizia di Vergato, ci siamo astenuti dal trattare ulteriormente la vicenda poiché la procedura giudiziaria è ancora in fase di istruttoria e di dibattimento e quindi si tratta ancora di ipotesi di reato.

In passato non abbiamo mancato di dare notizie sul tema poichè l’ipotesi di reato era già stata indagata e il giudice, dopo aver valutato e analizzato il quesito, aveva emesso la sentenza. Si trattava quindi di fatti concreti.
Quando vi saranno certezze giudiziarie saranno trattate.

Lo stesso Nanni, interpellato, ha detto di non voler pronunciarsi appunto perché il procedimento non è concluso.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Leggendo l'interrogazione collegandosi al seguente link

http://aldemetra.regione.emilia-romagna.it/oggetti/doc/IX/OG2012041405.pdf

si puo' certo dire che il livello è piu' alto rispetto al "caso Nanni" visto che vengono coinvolti settori della Pubblica Amministrazione non dormienti.

Semmai, se esiste pudore nel commentare o svolgere "servizio pubblico" sulle vicende che investono i cittadini (non solo quelli di Vergato, bensi' quelli comunitari posto che Sanguineda è Sito di Interesse Comunitario) credo si possa fare una puntuale informazione.

Pio De Falco ha detto...

Leggendo quanto scritto nella interrogazione del consigliere andrea defranceschi, consapevole della sfrontatezza con cui ha stravolto in più punti la verità, mi viene solo un sentimento di indignazione.
Mi dispiace per noi ma anche per tutti i militanti e simpatizzanti del M5S che, come me, credono nell'acqua bene pubblico non privatizzabile, ma che di fatto hanno nel loro consigliere regionale una persona che si sta battendo con tutti i mezzi a sua disposizione per difendere un individuo che ha tolto l'acqua a 15 famiglie dopo più di trent'anni di utilizzo continuato (unica fonte di approvvigionamento idrico) e che, forse non potendo giustificare il suo comportamento politico rispetto ai valori fondanti del movimento che rappresenta, si sta sforzando con estrema ostinazione a voler dimostrare che siamo abusivi e che, in quanto tali, non dobbiamo avere l’acqua.
La mia è chiaramente una DENUNCIA POLITICA, che vorrebbe vedere un proseguo in un dibattito pubblico con i militanti del M5S (ovviamente della base, non della nomenclatura), dove sicuramente tutti, alla luce del sole, senza sotterfugi e/o parziali letture degli atti, potranno dimostrare le loro ragioni e i militanti del movimento potranno stabilire in piena autonomia come sono andate realmente le cose a Sanguineda.
Chiedo, come già fatto altre volte, che finalmente defranceschi accetti un incontro pubblico con i rappresentanti del comitato acqua di Sanguineda, evitando di rispondere, come è tradizione dei politici nostrani, con denunce, interrogazioni e cavilli burocratici, che permettono di fatto di dire tutto e il contrario di tutto.
SONO SICURO CHE GLI ELETTORI DEL MOVIMENTO 5 STELLE VOGLIANO DAI LORO RAPPRESENTANTI RISPOSTE CHIARE E NON FRASI “IN BUROCRATESE” DA “POLITICANTI DI PROFESSIONE".

Pio De Falco – Sanguineda