‘Fatta la legge trovato l’inganno’.
Il motto sembra sempre più veritiero e ha avuto l’ennesima conferma in una denuncia di un cittadino di Monzuno durante la presentazione-discussione del bilancio comunale in un incontro pubblico rivolto ai residenti della sua frazione.
Il cittadino lamentava il costo eccessivo della retta per la scuola materna cui aveva affidato il proprio bambino e soprattutto denunciava quello che è, a suo giudizio, un evidente abuso. Ci sono coppie con figli che, conoscendo bene i regolamenti in materia, rinunciano al matrimonio, così che la madre risulta ‘ragazza madre’ e come tale esentata da qualsiasi onere per i servizi scolastici comunali per la prima infanzia.
In sostanza si sa, sottolineava il denunciate, che i mancati coniugi continuano a essere componenti della famiglia d’origine solo per comodità ‘economica’. Oggi giorno ‘i fidanzati’ spesso dormono insieme in una o nell’altra famiglia, per cui risulta tutto verosimile e consente loro di essere eterni fidanzati e ottenere buoni risparmi. Insomma una ragione in più e non di poco ‘conto’ per non scomodare il parroco o il sindaco. Il denunciante faceva notare che costoro, i cui redditi sono simili ai suoi, non pagano, a differenza di lui, una retta pari a circa 400 euro al mese. Un bel risparmio.
Gli amministratori presenti all’incontro non hanno potuto che sottolineare il loro obbligo irrinunciabile ad attenersi alle leggi e ai regolamenti.
A parte che la ‘furbizia di qualcuno’ ricade sugli onesti che si troveranno certamente a sostenere un onere maggiore, c’è da aggiungere un’altra considerazione: quando ‘ i furbi’ saranno molti, troppi’, un provvedimento a favore delle vere ‘ragazze madri’, la cui finalità è quella di dare un giusto aiuto a chi è in difficoltà, potrebbe essere ritirato così che finirebbero per rimetterci anche coloro che realmente ne hanno la necessità.
1 commento:
Convivo con la mia compagna da una decina di anni, non abbiamo figli e volevo sottolineare al " denunciante" che non sempre chi non si sposa e' un furbo, ma banalmente spesso e' qualcuno che non ha bisogno di un pezzo di carta o di una convenzione per dichiarasi amore eterno!!
Le faccio presente che noi conviventi, siamo fortemente penalizzati nella nostra cattolicissima nazione, non assegni famigliari, non pensioni di reversibilita', no assenza dal lavoro in caso di malattia, la mancanza di poterci assistere o prendere decisioni in caso di malattie o infortunui.
Un' eventuale legge tipo Pacs o dico, non servirebbe solo per le coppie gay, ma doprattutto per noi etero.....
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