martedì 15 febbraio 2011

Brento sicura e solidale. Ne parla Francesco Manieri.



"Brento è oggi più sicura e più solidale": così Francesco Manieri (nella foto) commenta la conclusione della presentazione del nuovo progetto per proteggere la frazione.

La comunità brentese si è organizzata infatti per migliorare la vita relazionale dei componenti e attuare una difesa efficace dai malviventi che in più occasioni, hanno bersagliato la borgata con numerosi tentativi di furto, alcuni dei quali portati a termine.

Anche nelle scorse settimane, dopo un lungo periodo di tregua, i ladri si sono rifatti vivi nella zona di Monterumici, sulla via Monte Adone all'uscita della frazione, al Circolo e in Chiesa.

Alcuni anni fa i residenti di Brento si organizzarono per intervenire prontamente in caso di arrivi indesiderati. Chi intravvedeva una presenza pericolosa o anche solo sospetta allertava immmediatamente via telefono le forze dell'ordine e due vicini, i quali, a loro volta, avvisavano ciascuno altri due residenti e così via creando una catena di comunicazione. Così, in pochi minuti l'intera comunità era in strada pronta ad intervenire. Anche solo l'immediata accensione di tutte le luci consigliava i possibili ladruncoli ad abbandonare frettolosamente il campo.

La comunità si era organizzata anche con un pulmino per sopperire alla mancanza di pubblici trasporti e scuola bus verso bologna. Il pulmino veniva utilizzato per trasporti collettivi al mercato o ad altri appuntamenti sociali e per portare gli studenti al treno o al bus di Pianoro.

"Grazie a un nuovo progetto, finanziato in buona parte dalla Regione oltre che dal Comune di Monzuno, è stato possibile acquistare un nuovo pulmino per sostituire quello storico ormai malmesso", ha continuato Manieri. "Inoltre si pensa di migliorare la strategia di difesa anche con l'installazione di una video sorveglianza e della relativa cartellonistica oltre a tabelle con i numeri telefonici dei residenti per facilitare le comunicazioni", ha concluso.

Il progetto ha nel circolo Monte Adone, presieduto da Claudia Conti (nella foto), la sede organizzativa e ha in Ermanno Pavesi, assessore del comune di Monzuno oltre che residente di Brento, un convinto fautore.

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