Meraviglioso ritrovamento a Rioveggio di Monzuno in un cantiere in sinistra Setta all’altezza del nuovo casello dell’Autostrada: le ruspe impegnate in lavori di movimento terra, hanno riportato alla luce un tesoro romano rimasto interrato per almeno 16 secoli. Si tratta di una significativa quantità di monete e di una magnifica armatura in pelle da centurione.
Il terreno argilloso, che custodiva i preziosi reperti, ha impedito nel tempo infiltrazioni di acqua piovana e quindi l’ossidazione dell’armatura che ha mantenuto intatta le sue antiche compattezza e bellezza.
Il ritrovamento ha imposto la sospensione dei lavori anche perché quello potrebbe essere la parte ora in superficie di una quantità più ampia di reperti storici ancora da individuare.
Chi ha avuto modo di vedere ciò che le ruspe hanno riportato in superficie è rimasto entusiasta. Nei prossimi giorni si saprà di più della vicenda. Si presume che le monete fossero quelle della paga per i soldati romani di stanza sui confini dell’impero e che il trasporto e la scorta militare al seguito abbiano incappato in una banda di razziatori. Di conseguenza si ipotizza che il periodo di riferimento sia quello del ‘tardo impero ’, terzo o quarto secolo dopo Cristo, quando la debolezza dell’impero romano non garantiva più la piena sicurezza delle strade.
Gli assediati, dopo un primo scontro coi i razziatori, potrebbero aver sepolto il denaro, i materiali preziosi e i corpi dei soldati che avevano perso la vita in un primo contrasto. Il successivo sterminio di tutti i componenti del convoglio avrebbe poi eliminato tutti coloro che sapevano dell’esistenza del tesoro e del luogo dove era stato interrato. Solo ora, con un ritardo di almeno un millennio e mezzo il caso ha voluto che i magnifici reperti incappassero nel ‘braccio’ delle ruspe al lavoro.
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