mercoledì 14 agosto 2024

Come sempre l'Appennino è ultimo

Si aspetta un adeguato recupero e ripristino della viabilità appenninica 

 

Foto d'archivio

Rimangono irrisolte le frane sulla viabilità ordinaria dell’Appennino. Gli interventi sono stati pochi e, più che lavorare le macchine movimento terra per rigenerare la viabilità franata, lavorano i semafori nell’ordinare il transito a senso unico alternato dove le frane hanno coinvolto il tratto carrabile. La maggior parte delle frane è avvenuta nel triste inizio dell’ottobre del ’23 e allora si disse che gli interventi di ripristino sarebbero stati attuati entro la primavera del 2024. Primavera trascorsa invece inutilmente.

I progetti degli interventi sono già disegni e calcoli su carta, mancano i soldi e c’è persino chi dice invece che ‘ i denari’ sarebbero già stati stanziati e disponibili. Sono in Regione, da cui si aspetta l’erogazione, ma siamo in un triste travaglio amministrativo elettorale e le attenzioni sono rivolte al prossimo novembre quando si eleggerà il nuovo assetto politico amministrativo regionale. Più che nuovi amministratori, però, che impiegheranno un certo tempo per raccapezzarsi sul da fare, sarebbe utile una mano chiusa di qualche amministratore dell’Appennino con cui picchiare il tavolo polveroso e pieno di pratiche inevase di una scrivania  perché il funzionario che vi siede non dorma, non tergiversi  e molli il contante. Se si arriverà all’autunno in queste condizioni le nuove piogge peggioreranno sicuramente ancor di più lo stato delle frane e si potrebbe arrivare alla constatazione che il denaro ora disponibile non sia più sufficiente e quindi a dover subire altri ritardi e altri ancora.

Sveglia !!!!!

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