venerdì 16 agosto 2024

Il Cantiere della Memoria di Vedegheto ha in mostra la sua ricchezza documentale

La ricca esposizione offre uno spaccato dell’Appennino in cui si possono riconoscere tutte le realtà di un tempo della collina bolognese  e  sarà ancora visitabile nei prossimi due  fine settimana

 


di Roberta Ricci

Grande interesse e partecipazione per l'inaugurazione della mostra "CANTIERE DELLA MEMORIA - lavori in corso a Vedegheto", che si è aperta sabato 3 agosto, presso il Centro Civico di Vedegheto.

La mostra è frutto del lavoro di un gruppo di ricerca sulla storia e la memoria del paese il cui interesse per le case e le borgate storiche si è esteso poi alle famiglie i cui cognomi attraversano i secoli.



Un lavoro importante ha riguardato il riordino e digitalizzazione di un archivio fotografico realizzato negli anni '90, riemerso da polverosi scaffali e integrato promuovendo tra i paesani la raccolta di nuovo materiale, sia fotografico che testimoniale. Parte dei racconti e aneddoti raccolti e trascritti è contenuta nelle didascalie delle 42 fotografie messe in mostra, scelte tra le oltre quattrocento facenti parte dell'archivio.



 In mostra troviamo poi alcuni elaborati di particolare interesse, frutto di ricerche storiche e d'archivio, come l'albero genealogico di una delle famiglie più antiche del paese; la riproduzione di una antica mappa del territorio dove sono indicate case torri e castelli; un plastico che lascia immaginare come poteva essere, in epoca medievale, il sistema di comunicazione e difesa dei tre castelli di Vedegheto, Montasico e Vignola dei Conti, documentati assieme a partire dal 1116. Infine troviamo quattro pannelli che illustrano le case e torri per cui è noto il paese, nel confronto tra le immagini di ieri, tratte dal Fondo Luigi Fantini, e quelle di oggi.

La mostra rimarrà aperta a Vedegheto per tutti i fine settimana di agosto con orario 10/17, e in autunno si trasferirà, ampliata, a Savigno presso il Teatro Frabboni, in concomitanza con il Festival Internazionale del Tartufo bianco pregiato "Tartòfla".

La realizzazione della mostra è stata possibile con la collaborazione della Fondazione Rocca dei Bentivoglio e il contributo del Comune di Valsamoggia e della Regione Emilia Romagna.



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