venerdì 16 febbraio 2018

Storia di ordinaria assurdità: una giornata vissuta dai pendolari del treno Porretta-Bologna

La cronaca di un servizio ferroviario indecente di Valerio Giusti, Comitato per la Ferrovia Porrettana

Quando i cittadini subiscono inermi i disservizi come quelli odierni, giovedì 15 febbraio, non esistono spiegazioni che possano giustificare l’incapacità delle aziende ferroviarie di garantire un servizio pubblico dignitoso. Esiste solo la drammatica realtà del racconto della giornata di feroce inefficienza di una viaggiatrice.
Il Treno 6356 delle 14.22 da Porretta Terme viene cancellato e siamo investiti da un’indecente stillicidio di annunci contrastanti che illudono sulla partenza di treni che si riveleranno inesistenti. Arriva un pullman che parte palesemente sovraffollato. A Riola l’autista si scorda di fermarsi: inchioda sulla stradone e scarica per strada i passeggeri. Alla Carbona si scorgono un treno Tper e un vecchio treno FS fermi sui binari: forse uno tentava di trainare l’altro. A Pian di Venola l’autobus resta fermo in colonna a causa di un grave incidente stradale. Una signora deve fare la pipì e minaccia di farla sul corridoio del bus e la fanno scendere per strada poi l’autista fa scendere tutti annunciando che saranno caricati da un treno proveniente da Vergato. Torniamo a piedi verso la stazione di Pian di Venola mentre la coda si sblocca e l’autobus sparisce. Il treno annunciato arriva dopo 10 minuti ma si ferma mezzora a Marzabotto per aspettare la coincidenza in ritardo di 25 minuti. Arrivo a Casalecchio Garibaldi alle 17.25, dopo circa tre ore di assurda odissea”.
Abbiamo riportato fedelmente le parole della viaggiatrice che ha vissuto in prima persona l’inefficienza del servizio ferroviario metropolitano in situazioni di emergenza.
Un’emergenza che non è dovuta a cause impreviste ed eccezionali ma sono una diretta conseguenza del mancato rispetto delle promesse regionali che ci avevano garantito treni moderni ed efficienti sulla linea Porrettana a partire dal mese di ottobre 2017 e che invece oggi ci regalano le beffe di un servizio ferroviario indecente.

Ecco il bollettino finale che hanno subito i colleghi viaggiatori.
Da Bologna Treno 6353 delle 13:04 soppresso a Pioppe; Treno 6355 delle 14:04 soppresso a Marzabotto; Treno 6357 delle 15:04 soppresso; Treno 6359 delle 16:04, 32 minuti di ritardo; Treno 6361 delle 17:04, 10 minuti di ritardo; Treno 6337 delle 17:34, 12 minuti di ritardo; Treno 11437 delle 18:04, 11 minuti di ritardo; Treno 11645 delle 18:34, 9 minuti di ritardo;
Da Porretta Terme Treno 6352 delle 13:22, 85 minuti di ritardo; Treno 11420 delle 14.22, 62 minuti di ritardo; Treno 6356 delle 15:22 soppresso; Treno 6358 delle 16:22 soppresso; Treno 6360 delle 17:22, 42 minuti di ritardo; Treno 6364 delle 19:21 soppresso;
Soppressi anche i treni 11632, 11638, 11639, 11641, 11643 per/da Marzabotto.
I PENDOLARI RINGRAZIANO !!!!!!
Commento-nota del redattore: siamo nel 2018 o nel 1818 ? Siamo in Italia o nell'Africa selvaggia?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Siamo in EUropa, ce lo chiede l'EUropa, austerità, pareggio di bilancio,fondo salvastati (gli altri), privatizzazioni....

1818 o 2018 non fa differenza comandava e comanda la Massoneria.

Anonimo ha detto...

Tenetevi stretti i treni inutili da bologna a Marzabotto e vedrete che situazione andrà sempre meglio.

LabantiC 701 ha detto...

Rientra in un piano di sperimentazione di nuovi modelli di gestione e governo del territorio ..ovvero lo sviluppo ed il trasporto sostenibile...
Investire in mezzi navali da trasporto nella Valle del Reno, approfittando del fume, potrebbe essere un buon business e fare una degna concorrenza all'attuale servizio ferroviario...

Speriamo almeno nel completamento della ciclabile - Bologna Porretta Terme, come alternativa al treno ...che non sarà la ciclabile della della Drava di 366 km, ma comunque pur sempre interessante...

LabantiC 701 ha detto...


Svolta in Germania: mezzi pubblici gratis per combattere lo smog
Mobilità sostenibile ... Mezzi pubblici gratis per combattere l'inquinamento.
La proposta arriva dalla Germania, dove si pensa ad incentivi per favorire il trasporto collettivo...

Ci stiamo adeguando alla proposta Tedesca, l'unica differenza che da noi per trasporto collettivo si intende andare a piedi ...

Anonimo ha detto...

C701
Trasporti pubblici gratuiti vuol dire che gradualmente piano piano ti toglieranno la possibilità di possedere mezzi di trasporto privato, il tutto spinto dal lavaggio del cervello mediaticoa base di economia equo-sostenibile, economia circolare, scarsità risorse & lotta allo spreco, ambientalismo ecologico, e tutto il restante armamentario di bla bla bla.

In pratica è il piano Agenda ONU 2030 punto 11: la sostenibilità cambierà il nostro modo di vivere.Mobilità connessa sostenibile, significa "se sarai fortunato, avrai una bici: non per portarti a spasso, ma per recarti negli orti collettivi", altrimenti “piedibus” o la “bicipolitana” ( a Firenze i compagni l’hanno già inaugurata).