martedì 13 febbraio 2018

Finisce i soldi alla slot machine. Rapina la cassa del bar e continua a giocare.

Ludopatia e alcolismo e il cliente si trasforma in rapinatore. Un quarantenne marocchino è stato arrestato dai Carabinieri .

Succede anche questo. Gioca alla slot machine fino a perdere tutto e per continuare prosciuga la cassa del bar e torna, come se niente fosse davanti alla 'mangia soldi'.
Poco dopo la mezzanotte il 112 ha ricevuto la telefonata di una donna che riferiva di essere stata minacciata e aggredita da un cliente che aveva sorpreso a rubare il fondo cassa all’interno del suo bar a Pieve di Cento. Una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Giovanni in Persiceto si è diretta sul posto e ha proceduto all’identificazione delle parti, la barista, quarantaquattrenne cinese e il cliente, quarantenne marocchino, con precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio e affetto da ludopatia e alcolismo.
L'uomo, dopo aver perso dei soldi alle slot machine, si è alzato dallo sgabello e approfittando dell’assenza della donna che era andata in bagno, è andato a “svuotare” il fondo cassa. A furto consumato, il marocchino non è fuggito, ma preso da un impulso incontenibile di continuare a giocare, si è seduto nuovamente davanti alle slot machine. Quando la barista è tornata dietro al bancone e si è accorta di essere stata derubata di una settantina di euro, ha visionato le immagini di sorveglianza e ha scoperto che l’autore del furto era ancora all’interno del suo locale. In attesa dell’arrivo dei Carabinieri, la barista ha affrontato il cliente-ladro, intimandogli di restituire i soldi, ma lui ne ha pretesi altri per continuare a giocare e forse a vincere. La donna si è rifiutata e il giocatore d’azzardo, dopo averla minacciata con frasi del tipo: “Ti taglio la gola e ti brucio il bar”, l’ha aggredita, ferendola a una mano. Medicata dai sanitari del 118, la donna è stata giudicata guaribile in sette giorni. Su disposizione della Procura della Repubblica , l’uomo è stato rinchiuso in carcere.
Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' una risorsa che ci pagherà la pensione (secondo i sinistrati)