In vigore fino al 30 aprile 2024. Obiettivo: ridurre le emissioni degli inquinanti più critici
Arpae informa:
In Emilia-Romagna
tornano da oggi, domenica 1° ottobre, per restare in vigore fino al 30
aprile 2024, le misure antismog già previste
dal Pair (Piano aria integrato regionale) 2020,
attualmente in vigore. Obiettivo: ridurre le emissioni degli inquinanti più
critici (PM10, biossido di azoto).
I limiti alla
circolazione riguarderanno tutti i comuni di pianura, a cui
viene esteso lo stop alla circolazione ai veicoli diesel fino all’euro
4 compreso, con un’eccezione. Per i cittadini dei comuni
alluvionati – il cui territorio sia integralmente ricompreso
nell’elenco dell’allegato 1 del decreto-legge n. 61 del 1° giugno 2023
(convertito nella legge 100 del 31 luglio 2023) – vengono invece sospese
fino al 31 marzo 2024 le limitazioni alla
circolazione dei diesel euro 4 (limitazioni strutturali) ed euro
5 (emergenziali). Lo prevede un emendamento, approvato all’unanimità,
alla legge per l’utilizzo dei fondi raccolti dalla Regione per cittadini,
imprese ed enti locali approvata mercoledì scorso dall’Assemblea legislativa.
Limiti strutturali
alla circolazione
I limiti alla
circolazione si applicano dal 1° ottobre, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle
18.30, in tutti i comuni di pianura della regione. Nei comuni Pair (quelli con
più di 30.000 abitanti, i comuni dell’agglomerato urbano di Bologna e i comuni
volontari, ossia Fiorano e Maranello nel modenese e Rubiera nel reggiano) le
limitazioni si estendono anche alle domeniche ecologiche (4 al mese).
Concretamente, dal 1°
ottobre scattano – nei giorni e negli orari indicati – le limitazioni
alla circolazione per i veicoli diesel fino a euro
4 compreso (da quest’anno esteso ai 207 comuni di pianura,
passando dal 53% al 91% della popolazione regionale coinvolta), per
i veicoli a benzina fino a euro 2 compreso, per
i veicoli a metano-benzina e gpl-benzina fino a euro
1 compreso. Stop, inoltre, a ciclomotori e motocicli fino a
euro 1 compreso.
In tutti i comuni
interessati dal piano, è sempre attivo il servizio Move-in che,
tramite l’installazione di una black box, consente ai veicoli soggetti alle
limitazioni di percorrere un numero di chilometri annui fissato in base alla
categoria e alla classe emissiva del veicolo (non, però, durante le misure
emergenziali e le domeniche ecologiche laddove previste).
Le misure emergenziali
Le misure
emergenziali scattano nel caso in cui si preveda il superamento dei limiti per
il PM10 nel giorno di controllo (lunedì, mercoledì e venerdì) e nei 2 giorni
successivi; si applicano nei comuni della provincia dove si prevedono gli
sforamenti. Le misure sono in vigore dal giorno seguente a quello di controllo
fino al successivo giorno di controllo compreso.
Continuerà a essere
valido, in tutti i comuni di pianura, il divieto di utilizzo
di impianti di riscaldamento domestico a biomassa
legnosa fino a 3 stelle comprese, se nell’abitazione è presente un impianto
di riscaldamento domestico alternativo.
A questo proposito,
dopo il successo del primo bando per la sostituzione degli
impianti di riscaldamento a biomassa con impianti più performanti o
pompe di calore, che ha visto esaurite le risorse stanziate (11,5 milioni di
euro) prima del termine previsto, la Regione è in attesa dell’approvazione – da
parte del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica – di un nuovo
progetto da circa 10 milioni di euro; in seguito al via libera sarà
pubblicato un nuovo bando. Sarà prevista anche la possibilità, per
i cittadini dei comuni alluvionati che hanno avuto danni
a un impianto già finanziato, di presentare nuovamente la domanda.
Tornando alle misure,
nel caso in cui scattino quelle emergenziali sono vietati gli
spandimenti di liquami con tecniche non ecosostenibili e si deve
abbassare il termostato a 17 °C nelle industrie e
19 °C nelle abitazioni.
Nei comuni Pair (più
di 30.000 abitanti, agglomerato di Bologna e volontari) non potranno circolare i
veicoli diesel fino a euro 5 compreso; ci sarà lo stop
alle combustioni all’aperto (sfalci, falò, barbecue, fuochi
d’artificio) e il divieto di sosta con motore acceso.
Altre misure in vigore
dal 1° ottobre al 30 aprile
Sono vietati gli
abbruciamenti di residui vegetali, sempre nel periodo compreso dal 1° ottobre
al 30 aprile, nelle zone di pianura est, pianura ovest e agglomerato di
Bologna. In tutto il territorio regionale sotto i 300 metri di altitudine, stop
all’uso di camini aperti e impianti a biomassa legnosa per il riscaldamento
delle case di classe fino a 2 stelle comprese (solo però nel caso in cui sia
presente un sistema alternativo di riscaldamento domestico).
Per approfondire: informazioni dettagliate sui provvedimenti del Pair si trovano sul
sito www.liberiamolaria.it
2 commenti:
Cosa vuole dire, vietato gli spandimenti di liquami con tecniche non ecosostenibili?????
Vuole dire che se non hai un trattore come vuole questo sistema fascista e ladro, devi comperarne uno come vogliono loro, altrimenti ti verrà impedito di lavorare " manu militari", fallirai e dovrai svendere i tuoi campi, e ringrazia.
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