domenica 4 agosto 2019

Sasso Marconi. A Bettedizzo si discute per 'un pezzo di terra'.

Matteo Pianetti
Non c'è più pace nella sonnolenta Battedizzo.
Ad animare la piccola comunità è stata la notizia dell'acquisto da parte di uno dei residenti del piccolo appezzamento di terreno attiguo al cortile della chiesa.
Acquisto che ha sollecitato interrogativi e alimentato molte perplessità poichè i più erano convinti che quell'area fosse pubblica e quindi a disposizione della piccola comunità erede dei mitici Conti di Panico, fieri avversari di Bologna comune libero, che proprio nel loro castello di Battedizzo, nel 1378, tentarono l'ultima disperata residenza all'avanzata delle preponderanti truppe bolognesi. Furono sconfitti, ma si batterono con tanta determinazione e eroismo da ottenere dai vincitori l'onore delle armi.
Da allora la bella frazione sulle pendici di Monte Mario ha quasi accettato l'oblio, compressa da quella bruciante sconfitta.
Un po' di animazione quindi non guasta.
I delusi, nella convinzione che l'occupazione dell'area fosse un abuso, avevano già messo in campo l'ente pubblico che è intervenuto con diversi controlli e avrebbe chiesto anche chiarimenti circa la destinazione e la funzione di quell'area.
Il neo proprietario, Matteo Pianetti, nella certezza della legittimità del suo acquisto e dopo le rassicurazione dell'Ente per il Sostentamento del Clero che glielo ha venduto, ha provveduto alla recinzione, anche se ha dimenticato un dovuto passaggio burocratico e per questo gli è stata affibbiata una ammenda.
Matteo, con disponibilità, racconta la storia del quel piccolo lembo di verde , la particella n°190 del catasto di Battedizzo: “Sull'area esisteva una vigna e nel 1998, io e mio padre, chiedemmo alla Curia di Bologna, proprietaria, di poterlo risistemare togliendo le poche viti rimaste per farlo divenire uno spazio ordinato e frequentabile. Ci fu concesso e gratuitamente intervenimmo. Quel terreno per alcuni anni ospitò la festa della Consulta di frazione Badolo-Battedizzo. Poi due anni fa la Consulta decise di non organizzare più la festa. All'interno dell'area, al tempo dell'amministrazione Fabbri, furono collocati dei giochi per bambini. Il tempo li ha deteriorati e non garantivano più l'uso in sicurezza. Già nel 2018 chiedemmo al Comune che si provvedesse allo sgombero e dall'Ufficio Tecnico, mi fu assicurato che sarebbe stato fatto entro una settimana, ma ciò non è avvenuto. Un mese fa un bambino si è fatto male su quei giochi, fortunatamente senza gravi conseguenze, ma il fatto mi ha messo molta preoccupazione che ciò potesse ripetersi e in quel caso la responsabilità ricadrebbe sul proprietario del terreno. Ho quindi provveduto io allo sgombero. D'altronde l'area è censita come 'verde privato' e come tale la sto adoperando". Pianetti termina poi rassicurando coloro che temono che la festa non si faccia più per la mancanza dello spazio da lui acquistato: “Ora l'area è a disposizione tutto l'anno per le feste. Magari si rifacessero. Ero tra gli organizzatori delle precedenti e riparteciperei alla organizzazione delle prossime con ancor più piacere. Mi è molto dispiaciuto quando si è deciso di sospenderle. Abito a Battedizzo da sempre e che la frazione sia viva mi preme molto”.

Ultimo appunto di Matteo. “Sono disponibile anche a trasferire a mie spese la fontanella al limite dell'area asfaltata per renderla così più accessibile anche ai viandanti”.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Il nuovo proprietario si dimentica di dire che era un componente della Consulta quando essa decise di non fare più la festa.

Aveva già deciso di comprare il terreno ?

Anonimo ha detto...

Il figlio dice che chiese alla Curia di sistemare il pezzo di terreno, mentre il padre sul Resto del Carlino di oggi dice che la Curia non c'entra.

Si mettessero d'accordo !

Anonimo ha detto...

Il proprietario dice che intervenne gratuitamente , ma ha usufruito dell'orto e del pollaio !

Anonimo ha detto...

Nel resto del carlino di oggi il padre dice che l'area servirà ad accatastare la legna prodotta dalla lavorazione nei boschi e il figlio dice che ora l'area è a disposizione tutto l'anno per le feste.

Ma le feste si fanno in mezzo alle cataste di legno ?

Anonimo ha detto...

Il padre del nuovo proprietario sul Resto del Carlino del 4 agosto dice che l'area servirà ad accatastare legna.

Ma si possono fare cataste di legna in un'area a verde privato ?

Non ci vuole nessun permesso per fare un deposito di legna ?

Anonimo ha detto...

Bello spettacolo le cataste di legno davanti alla chiesa !

Anonimo ha detto...

Ma se non sono indignati i residenti, agli altri cosa interessa di questa storia? Cosa interessa di un'area verde in cui nessuno di quelli che ha commentato avrà mai portato i propri figli a giocare o lo avrebbe mai fatto.. Non è che qualcuno che avrebbe voluto comprare il pezzo di terra in questione ed è arrivato tardi adesso alimenta tutte queste polemiche? mah