venerdì 16 agosto 2019

Buon ferragosto a tutti


Urbi et orbi.
Tutti in festa al mare, ai laghi o in montagna.
A Sasso Marconi persino il paese 'turistico' è in ferie: la piazza è deserta, pochi gli avventori anche per gli esercizi aperti. Info Sasso esiste solo in un cartello di chiusura. Villa Griffone, con il suo bel Museo della radio, è deserta e fa bella mostra solo dei suoi 'scuri' sbarrati. Anche qui il piazzale, in linea con le altre possibili mete turistiche, è deserto.
Eppure c'è stato un tempo non lontano in cui l'agosto era uno fra i mesi più attesi dai commercianti: le colline si riempivano dei vacanzieri cittadini e i negozi ampliavano la loro clientela in modo più che significativo. Per di più il 15 agosto, Festa dell'Assunta ( la chiesa di Sasso Marconi è un Santuario dedicato alla Beata Vergine del Sasso) , era la festa parrocchiale di eccellenza. Le famiglie si riunivano per la partecipazione al consueto programma religioso, per il tradizionale pranzo della festa e molti tornavano al paese per riunirsi alla famiglia d'origine. Il 15 agosto a Sasso Marconi era un'esplosione di vita . Poi si pensò di portare la festa parrocchiale a giugno, più aderente al patrono della parrocchia, San Pietro, con profonda lacerazione fra i promotori e coloro invece che volevano conservare la data tradizionale. Il risultato fu che la festa di giugno ottenne meno interesse e quella del 15 agosto andò persa.
Gli 'avveduti' amministratori comunali poi, al grido di 'salviamo la collina', impedirono ogni ulteriore iniziativa di carattere turistico e anche qui con il 'felice' risultato della 'morte' dei borghi collinari e l'allontanamento dei bolognesi dalle colline di Sasso Marconi.
Guglielmo Marconi, il genio della radio e delle telecomunicazioni, che avemmo la fortuna di ospitare per lunghi periodi della sua vita di uomo e di scienziato, gode di un incomprensibile ( anche se si sa, molto comprensibile) oblio dalla maggioranza dei suoi concittadini. La sua invenzione lo rende immortale, ma a Sasso Marconi c'è anche chi, in passato, avrebbe voluto cancellarlo dalla storia. E pensare che una cittadina svizzera, Salvan, vantando una visita di Marconi e suoi esperimenti di trasmissioni via radio mai avvenuti (ne' la visita ne' le prove), ha realizzato un grande museo della radio, si è fatta inserire dall'Unesco nell'elenco delle 'città della radio' ed è divenuta una meta turistica molto frequentata.
Sasso Marconi invece vive di finzioni: si qualifica 'città turistica', quando invece è un paese respingente ( vedi i rifiuti trionfanti ovunque e l'incuria dei cigli stradali e delle rotatorie invasi dalle erbacce) . Si ritiene 'industriale' quando perde il suo patrimonio produttivo storico, si vanta di avere la funzione di cintura fra la città e la collina, quando ha perso la caratteristica attrattiva di cui godeva un tempo grazie al fatto di essere all'incrocio di due valli, e quindi polo di interesse organizzativo e commerciale sovracomunale.

La piazza alle 10

In ogni caso oggi è una giornata di festa e come scrisse l'indimenticabile Lorenzo il Magnifico 'Chi vuol essere lieto sia, del doman non c'è certezza' . 

Villa Griffone alle 10.30
 

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Epitaffio molto centrato ed aderente alla realtà.
Buon ferragosto.

antonio ha detto...

Giornata di festa, ma la foto mostra rifiuti posti ove nessuno li ritira perchè non giorni di raccolta ( sono lì da alcuni giorni ma chi li ha messi, facilmente rintracciabili, non gli frega nulla )
Ritengo anche discutibile che si tolleri quel luogo come punto di abbandono di rifiuti ( È STATA ANCHE TOLTA LA CAMPANA RACCOLTA VETRO PERCHÈ DANNEGGIAVA LA BELLEZZA DELLA PIAZZA) quando nel parcheggio di fronte alla Barbiera è stato realizzato un ripostiglio chiuso ed a disposizione dei commercianti
Auto, JEEP il cui proprietario è noto a tutti, parcheggiata ove non sarebbe ammesso se qualche personaggio, ancora una volta rintracciabile, non avesse rimosso con atto vandalico il cartello di divieto di FERMATA e SOSTA installato il giorno prima. Se era stato deciso che serviva perchè non reinstallarlo ?
Dove cavolo sono coloro, che NOI paghiamo, addetti all'amministrazione del paese?

Anonimo ha detto...

Mancano solo panchine tipo Marzabotto in piazza e sarebbe il nulla cosmico.
Zero auto,zero bici, zero traffico, zero persone, zero animali, zero spreco di risorse, zero consumo di CO2, zero inquinamento, zero stoviglie di plastica, zero lavoro, zero industrializzazione….

Anonimo ha detto...

Perchè a Marzabotto l'industrializzazione si fa in piazza ?
anduma bin

Anonimo ha detto...

Penso che una piazza più brutta non sia possibile. Ma il sindaco e gli amministratori che negli anni novanta hanno deciso di approvare il progetto per fare una piazza simile non vengono mai chiamati in causa per rispondere della loro scelta sbagliata? Un rettangolo di pietre grigie e sgretolate con in mezzo il nulla circondato da alberi spelacchiati, fioriere stile abbeveratoio e panchine baciate dal solleone.

Anonimo ha detto...

All'anonimo del 16 ago 17:42 - piazzette così fatte rappresentano perfettamente l'ideologia delle sinistre: occorre assolutamente scoraggiare i capannelli di persone che parlano, si confrontano, possono influenzarsi a vicenda . Cosa facevano in URSS durante i governi di ispirazione stalinista ? Se si formavano capannelli di gente arrivava immediatamente la polizia a manganellare le teste e a disperdere le persone; la piazzetta di Marzabotto, poi, è il top: panchine inutilizzabili perchè sono delle bare mascherate, è permesso l'assembramento di persone solo se sono islamici !!!! Siamo alla schizofrenia più luciferina !!!

Anonimo ha detto...

Qui l’URSS non c’entra nulla. E’ solo questione di basso livello culturale e inadeguatezza dei sindaci e amministratori che hanno fatto queste scelte e di quelli che sono venuti dopo che nulla hanno fatto per rimediare.