Confagricoltura
invia:
«Vogliamo
ringraziare
il Ministro Centinaio
per aver accolto in tempi rapidi la nostra richiesta
di convocare
un tavolo interministeriale per fare fronte comune a sostegno delle
aziende danneggiate dalla cimice asiatica, soprattutto attraverso
l’adozione di provvedimenti d’urgenza. La
tenuta dell’intera filiera agroalimentare è a serio rischio, in
particolare il comparto frutticolo».
Così Eugenia
Bergamaschi, presidente di Confagricoltura Emilia Romagna,
esprime la propria gratitudine e quella di tutta la base associativa
al Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del
turismo per aver risposto alle istanze di migliaia di aziende
agricole emiliano-romagnole.
Infatti,
già nel mese scorso, l’organizzazione degli imprenditori agricoli
aveva sottolineato in un documento l’urgenza di convocare «un
tavolo unico nazionale con Mipaaft, Minambiente, Ministero della
Salute e del Lavoro per scongiurare il crollo della filiera, con
gravi ricadute sul sociale, e definire le misure di emergenza per il
controllo della cimice marmorata (halymorpha halys) e di altre
patologie che colpiscono il settore», come spiega Albano Bergami,
presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Emilia Romagna oltre
che presidente nazionale della FNP Frutticola di Confagricoltura. Che
ora aggiunge: «Ci attendiamo provvedimenti urgenti perché non c’è
più tempo da perdere. Le misure adottate finora, come ad esempio le
reti anti-insetto, si sono rivelate solo parzialmente efficaci e
anche la sperimentazione della vespa samurai (antagonista naturale
alloctono della cimice asiatica) - che è stata approvata di recente
-, richiederà, nella migliore delle ipotesi, diversi anni prima di
ottenere risultati concreti».
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