Nel secondo trimestre dell'anno, tiene l'alimentare
Frenano
dello 0,9%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, le
vendite registrate dai negozi dell'Emilia-Romagna nel secondo
trimestre del 2019.
Tuttavia, il saldo tra le quote delle imprese che rilevano un aumento o una diminuzione tendenziale delle vendite si alleggerisce e risale da -13,2 a -4,8 punti. E' quanto emerge dall'indagine congiunturale realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.
La tendenza in rosso riguarda soprattutto il dettaglio specializzato non alimentare (-1,8%), mentre tiene meglio quello alimentare (-0,4%). In crescita, invece,le vendite di iper, super e grandi magazzini (+1,6%). Allo stesso modo, l'andamento negativo delle vendite è più contenuto per la piccola distribuzione, che accusa un calo dell'1,6% e più pesante per la media impresa (-2,3%), mentre la tendenza è lievemente positiva per le attività con 20 o più addetti (+0,3%). Al 30 giugno 2019 le imprese attive nel commercio al dettaglio erano 44.087 con un calo di 1.137 unità pari al 2,5%.
Tuttavia, il saldo tra le quote delle imprese che rilevano un aumento o una diminuzione tendenziale delle vendite si alleggerisce e risale da -13,2 a -4,8 punti. E' quanto emerge dall'indagine congiunturale realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.
La tendenza in rosso riguarda soprattutto il dettaglio specializzato non alimentare (-1,8%), mentre tiene meglio quello alimentare (-0,4%). In crescita, invece,le vendite di iper, super e grandi magazzini (+1,6%). Allo stesso modo, l'andamento negativo delle vendite è più contenuto per la piccola distribuzione, che accusa un calo dell'1,6% e più pesante per la media impresa (-2,3%), mentre la tendenza è lievemente positiva per le attività con 20 o più addetti (+0,3%). Al 30 giugno 2019 le imprese attive nel commercio al dettaglio erano 44.087 con un calo di 1.137 unità pari al 2,5%.
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