venerdì 23 novembre 2018

Prodi: “Operai guadagnano 200 volte in meno dei manager e nessuno dice niente. Europa è impopolare perché non fa nulla”

L'ex presidente del Consiglio parla di politica e globalizzazione: "Accettiamo cose che 30 anni fa non avremmo minimamente accettato". Sull'Unione Europea: "Quando faceva politica, la gente non era contro. Il problema di governare la globalizzazione è enorme e non si risolve tornando alle nazioni, alla sovranità nazionale. C'è bisogno di più Europa, altrimenti Cina e Usa ci massacrano"

Prodi: “Operai guadagnano 200 volte in meno dei manager e nessuno dice niente. Europa è impopolare perché non fa nulla”Sollecitato da Marco


La delega all’autorità e la deriva autoritaria, le differenze di stipendio accettate passivamente, l’Europa che non fa nulla. Romano Prodi interviene alla presentazione del libro “Il valore di tutto” di Mariana Mazzucato e traccia uno scenario a 360 gradi della situazione politica attuale dagli Stati Uniti all’Unione Europea fino a una delle misure simbolo del governo Lega-M5s. “Accettiamo cose che 30 anni fa non avremmo minimamente accettato”, come ad esempio la differenza di stipendio fra chi guida la società e l’operaio standard.
È di 200 volte e nessuno dice niente”, dice l’ex presidente del Consiglio e della Commissione europea. “Per questo – ha spiegato Prodi usando l’esempio della differenza di retribuzione – nascono posizioni come quelle di Corbyn, nate più da uno sdegno che da un disegno”. Così, spiega, “stiamo gioiosamente andando” verso una deriva autorità e il problema è che “il popolo vuole andarci”, spiega Prodi.






Un freno potrebbe essere l’Unione Europea? “Si accusa l’Europa perché l’Europa non fa nulla. Quando faceva politica la gente non era contro l’Europa – argomenta l’ex presidente del Consiglio – La possiamo salvare se le prossime elezioni saranno elezioni politiche” e non l’occasione per “mandare i ‘trombati’ delle elezioni nazionali”. Il Partito Popolare Europeo, osserva, è “il partito più ampio” e quindi “può nascere una bellissima battaglia politica se gli altri, i liberali, i socialisti e i Verdi si mettono insieme”. Se ci saranno elezioni europee con una battaglia politica, ha aggiunto Prodi, “chi vince ha una delega europea, non nazionale”. C’è “bisogno di Europa”, ha aggiunto, “perché Cina e Usa ci massacrano: torniamo alla politica”.
A giudizio dell’ex presidente della Commissione europea, ancora, “l’Ue è diventata impopolare perché il potere è passato dalla Commissione al Consiglio che rappresenta i singoli Paesi. E – ha spiegato – quando si passa ai singoli Stati chi comanda è il più grosso”. In ogni caso a maggio, i movimenti nazionalisti contano di fare il pieno nelle urne. “Il problema di governare la globalizzazione è enorme e non si risolve tornando alle nazioni, alla sovranità nazionale – dice – viviamo una contraddizione drammatica in tutto il mondo. Trump, ad esempio, è stato la risposta a un desiderio di autorità. C’è una autentica delega all’autorità”.


Parlando di politica interna, invece, il professore si è soffermato sul reddito di cittadinanza. Una tipologia di misura che, a suo avviso, “non risolve problemi economici ma problemi politici”. Una tendenza, quella della scelta di misure di questo tipo, che “non mi piace: può andare bene in emergenza, in casi speciali ma è il ritorno alla grande carità”. A giudizio dell’ex presidente del Consiglio e della Commissione europea, “queste innovazioni sono la rassegnazione alle disuguaglianze, usate per catturare voti”, una cosa, ha concluso, “che può anche funzionare”.

7 commenti:

Sarchiapone ha detto...

PARLARE NON COSTA NULLA....................
NESSUN GOVERNO A FATTO NULLA PER SANARE QUESTA DISIGUAGLIANZA .........COMPRESO IL SUO !!!
LA LINGUITE E' UNA BRUTTA MALATTIA ED E' ANCHE CONTAGIOSA.....TUTTI PARLANO NESSUNO AGISCE

Anonimo ha detto...

Chè che ne dicano i vecchi fan di Berlusconi (mangiatori di mortadella ora praticamente tutti accasati alla corte di Salvini), la figura di Prodi ha rappresentato il vero politico che pensa e opera cercando di migliorare il proprio paese, non spinto dal solo bisogno di creare consenso per consentirgli di vivere di politica.
Anche le riflessioni riportate nell'intervista dimostrano, ancora una volta, la visione moderna di un vero statista.
Poi si può non essere d'accordo su ciò in cui credeva e può aver commesso degli errori (chi non ne fa, ma non dimentichiamo che coalizioni sì trovò a guidare... piene di di "personaggetti" che dovevano badare al mero interesse di bottega e per rimanere attaccati alla poltrona, che lo hanno tenuto in ostaggio per tutta la legislatura), però non si può mettere in discussione la sua onestà intellettuale.
Di politici della statura Prodi purtroppo non ce ne sono più... quelli attualmente in parlamento sono dei nani a confronto.
Mala tempora currunt.
Roberto

Anonimo ha detto...

Vorrei dire al sonnacchioso professore che sto ancora aspettando la paga del giorno in più lavorandone uno in meno, proprio quello per cui ci ha svenduto affinchè entrassimo a tutti i costi nell'europa che ora lui attacca. Si è svegliato dal torpore? Meglio tardi che mai

Anonimo ha detto...

Vogliamo parlare dei danni che costui ha fatto?
Le privatizzazioni selvagge? L'entrata in europa a condizioni disastrose per l'Italia?
Grazie a Dio non ce ne sono più!

Anonimo ha detto...

Questa specie di sirena ci ha già incantati una volta e ci ha fatto naufragare, ora, come Ulisse abbiamo imparato a prendere le contromisure e non lo ascoltiamo più, non riuscirà ad infinocchiarci una seconda volta, la sua credibilità è zero ed il sol vederlo mi infastidisce.

Anonimo ha detto...

Poter sorseggiare un buon Chianti mentre il partitone si sfalda giorno per giorno non ha prezzo.

Anonimo ha detto...

SAREBBE MEGLIO CHE AFFERMASSE:
"Prodi: “Operai guadagnano 2000 volte in meno dei POLITICI e nessuno dice niente"
Ma goditi le tue pensioni e stai zitto che di figure da babbeo ne hai già fatte tante.