Preoccupazione dopo sequestro Poste e intimidazione a legale
Due
giudici del collegio del processo di 'Ndrangheta 'Aemilia' non hanno
una scorta assegnata. Si tratta di Francesco Maria Caruso, ora
presidente del tribunale di Bologna e di Andrea Rat. La circostanza
desta preoccupazione soprattutto dopo alcuni recenti episodi, letti
in ambienti giudiziari come un crescendo di tensione, in seguito alla
sentenza: tra questi, il gesto di Francesco Amato, imputato
condannato che il 5 novembre è rimasto asserragliato con ostaggi in
un ufficio postale, e l'intimidazione ricevuta dall'avvocato Rosario
Di Legami, custode di molti dei beni sequestrati. Si tratta di
episodi da decifrare, ma "in generale, a persone che hanno
responsabilità di questo tipo (come i giudici, ndr) va garantita la
massima sicurezza", dice Daniele Borghi, referente di Libera in
Emilia-Romagna. Per Borghi "sono segnali preoccupanti: 1.200
anni di carcere sono tanti, è abbastanza naturale che ci sia
tensione". Caruso, contattato in merito, non ha voluto fare
dichiarazioni. (ANSA)
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