“L’intesa
siglata tra le Regioni Emilia-Romagna e Toscana e Enea per il
rilancio del Centro di ricerca del Brasimone è di fondamentale
importanza per diversi aspetti: la qualità dei progetti di ricerca
che si svilupperanno sulle energie pulite e le positive ricadute
economiche e sociali che si avranno sul territorio appenninico e
metropolitano.
Il
rilancio del Centro Enea del Brasimone potrà quindi contare su 100
milioni di euro di investimenti entro il 2025, che creeranno le
condizioni per dare lavoro a molti giovani talenti della ricerca e
alla costruzione di network con prestigiosi centri di ricerca
internazionali, in grado di generare valore e qualità per tutto il
Paese.
La
mancata assegnazione del DTT al Brasimone ha costituito una battuta
d’arresto sulla valorizzazione del Centro ma i frutti di
quella candidatura hanno consentito di proseguire nello sforzo di
valorizzare questa importante realtà. Oggi si raccolgono i frutti.
“Bene
il rilancio del Centro di ricerca Enea del Brasimone, ma che non sia
solo un contentino,” aggiunge Marta Evangelisti, consigliere
metropolitano. “Aspettiamo di sapere quali siano nello specifico
questi progetti, chi siano i soggetti coinvolti, la durata dei
progetti stessi e le ricadute che avranno sulla occupazione del
territorio, perché le dichiarazioni entusiastiche dei sindaci ci
sembrano alquanto generiche. E’ importante capire se tali progetti
siano comunque collegati al progetto DTT, in quanto di recente
l'assessorato competente regionale ha chiarito che l'obiettivo
condiviso, insieme ai sindaci dei comuni montani, alle città
metropolitane e alle due regioni coinvolte, è quello di proseguire
nelle ipotesi di valorizzazione del sito, a partire dal programma
DTT”, conclude Evangelisti.
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