lunedì 17 settembre 2018

Originale truffa on line. Responsabili due romani, individuati dai Carabinieri

La fantasia dei truffatori è fertile e permette di mettere in atto stratagemmi truffaldini sempre più ingannevoli: una trentasettenne di Gaggio Montano, che gestisce  bar - ricevitoria di Castel di Casio, ha ricevuto una telefonata di un soggetto che, dopo essersi spacciato per un dipendente di un’azienda operativa nei settori del gioco on line (peraltro quella di riferimento delle apparecchiature installate presso il locale stesso), l’informava di una presunta anomalia alle sue macchine da gioco risolvibile solo ed esclusivamente attraverso una specifica procedura attivabile previa chiamata a un numero verde.

La donna quindi, per nulla insospettita, ha contattato il numero che le era stato suggerito venendo invitata a collaborare al 'sanamento' dell’anomalia effettuando alcune ricariche 'di prova', su alcuni numeri di carte di credito prepagate fornite dalla sedicente azienda. Il tutto per un totale di 4.000 euro circa.

Dopo qualche ora, la commerciante, non vedendosi restituire la somma spesa per effettuare la prova di riallineamento del sistema, ha capito che era stata truffata e si è rivolta ai Carabinieri di Castel di Casio che si sono prontamente attivati mettendo in essere  alcuni complessi accertamenti, tra i quali quelli relativi ad origine e movimento effettuati sulle citate carte e sono riusciti così ad individuare i responsabili della truffa, H.S., 41enne, e O.C., 46enne, romani, che sono stati deferiti a piede  libero.

Sono attualmente in corso ulteriori accertamenti volti ad accertare se la coppia abbia operato altre truffe analoghe in provincia nel medesimo periodo.

Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

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