mercoledì 14 giugno 2017

Un padre: una figura che non muore, un tesoro sempre presente.


L'amore e la riconoscenza per un padre, un sentimento che non muore mai, ma si solidifica e si fa struggente anno dopo anno.

Questo il pensiero che ci ha inviato Gianni Passini in occasione dell'anniversario della morte del padre Marcello:

Mio padre era un uomo e un papà meraviglioso. Ha dedicato tutta la sua vita al lavoro e  alla sua famiglia, per la quale ha sacrificato tutto se stesso. Era un uomo onesto, forte e coraggioso. Di fronte alle avversità della vita, ne ha avute tante, non si è mai arreso ma le ha combattute a muso duro senza mai tirarsi indietro. Mi ha trasmesso i veri valori della vita e per questo trovo doveroso ricordarlo tutti gli anni in segno di ringraziamento perché se sono questo uomo, in gran parte  lo devo ai suoi insegnamenti. Anche quest’anno il 28 maggio ho fatto celebrare una Santa Messa in sua memoria a Panico, officiata da Don Aldemo Mercuri, che ringrazio sentitamente.
Il mio papà mancò il 25 maggio 2007 e allora non partecipai al Festival Occidente di Kainua  a Marzabotto per rispetto suo. Mi limitai a fare da spettatore. Partecipai l’anno successivo. Con mio padre c’era una complicità in tutto. Ciò che facevamo insieme come andare nel bosco a cercar funghi o altre primizie, era per me un qualcosa di straordinario, Conosceva tutto quello che c’è da scoprire, aveva un rispetto per gli animali e la natura eccelso, sapeva relazionarsi con le persone in modo incredibile, tanto che parlando con lui erano rapiti dalla sua saggezza e conoscenza e ci stavano volentieri. Voglio ringraziare la scrittrice Federica  Tinti che lo intervistò per un suo libro e lo menzionò. La guerra lui l'ha vissuta e sapeva bene ciò che diceva.

Grazie Padre, il mio Amore per te rimarrà in eterno finchè avrò un alito di vita.

Ciao pa'.

Tuo figlio Gianni,”l’Etrusco”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Quella generazione era composta da persone straordinarie, ne ho conosciuti parecchi di personaggi così nella valle del Reno, hanno fatto grande l'Italia che ora viene calpestata depredata e svenduta, noi figli non ci sentiamo alla loro altezza.