di
Carlo
Soricelli
curatore
dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro.
Dall’inizio
dell’anno a oggi (6 giugno 2017) sono morti sui luoghi
di lavoro 282 lavoratori. Con le
morti sulle strade e in itinere, che sono considerati a tutti gli
effetti morti sul lavoro si superano i 600 morti complessivi.
Erano
262 sui luoghi di lavoro il 4 giugno del 2016 +5,1. Erano 236 il 4
giugno del 2008 +14,5%.
Come
vedete nessun calo delle morti per infortuni sui LUOGHI DI LAVORO,
anzi, un aumento costante in questi dieci anni nonostante vogliono
farci credere il contrario, e questo per giustificare l’incredibile
massa di denaro speso per la Sicurezza in questi anni.
Le
morti verdi
Strage
continua, sono già 56 dall’inizio dell’anno gli agricoltori
morti schiacciati dal trattore. A questi occorre aggiungere tanti
altri che sono morti o perché trasportati a bordo (anche bambini) o
per le strade a causa di incidenti provocati da questo mezzo. Martina
batta finalmente un colpo su queste tragedie. Da quando è ministro
sono morti schiacciati da questo mezzo oltre 450 agricoltori, ma ci
stiamo avviando a contare i 500 morti provocati da questo mezzo che
con questo ritmo saranno inevitabili tra qualche mese. Gli ultimi due
a morire avevano poco più di vent’anni: a Naro di Agrigento è
morto un 26enne mentre in provincia di Ferrara un giovane di 24
anni. Un morto su cinque sui luoghi
di lavoro di tutte le categorie è causato dal ribaltamento del
trattore. Ma se dal Paese non si
alza un moto d’indignazione verso chi ci governa, per la loro
indifferenza, nulla cambierà. Nelle televisioni pubbliche
trasmissioni pagate coi soldi dei contribuenti, fanno vedere
idilliache terre incontaminate dove gli animali pascolano felici, ma
mai che si occupano dell’altra faccia della medaglia: i tantissimi
morti che ci sono sui campi e il colore rosso della terra impregnata
dal sangue dei nostri agricoltori. Occorrerebbe (ma lo
scriviamo da tanti anni) che chi ci governa faccia una campagna
informativa sulla pericolosità del mezzo. E chi di dovere metta a
disposizione forti incentivi per mettere in sicurezza i vecchi
trattori.
Morti
nelle Regioni e Province italiane nel 2017 per ordine
decrescente, sono esclusi dalle province i
morti sulle autostrade e all’estero.
N.B
i morti segnalati nelle Regioni sono solo quelli sui LUOGHI DI
LAVORO. Con le morti sulle strade e in itinere gli infortuni mortali
in ogni provincia e regione sono mediamente il 120% in più ogni anno
LOMBARDIA
27 Milano (5), Bergamo (2), Brescia (6), Como (1),
Cremona (), Lecco (2), Lodi (1), Mantova (2), Monza Brianza (4),
Pavia (2), Sondrio (2), Varese () VENETO
27 Venezia (4), Belluno (), Padova (1),
Rovigo (5), Treviso (4), Verona (6), Vicenza (7). ABRUZZO
26 L'Aquila (6), Chieti (3), Pescara (12) Teramo
(5) SICILIA 19 Palermo
(2), Agrigento (4), Caltanissetta (0), Catania (1), Enna (1), Messina
(1), Ragusa (3), Siracusa (1), Trapani (6). CAMPANIA
19 Napoli (7), Avellino (), Benevento (2), Caserta
(5), Salerno (5). SICILIA
19 Palermo (2), Agrigento (4), Caltanissetta (0),
Catania (1), Enna (1), Messina (1), Ragusa (3), Siracusa (1),
Trapani (6). EMILIA
ROMAGNA 18 Bologna (2). Forlì-Cesena (1), Ferrara
(3), Modena (1), Parma (2), Piacenza (2), Ravenna (4), Reggio Emilia
(3), Rimini (0). PIEMONTE 16 Torino
(7), Alessandria (), Asti (2), Biella (1), Cuneo (4), Novara (0),
Verbano-Cusio-Ossola (1) Vercelli (1) TOSCANA
13 Firenze (2), Arezzo (0), Grosseto (2), Livorno
(3), Lucca (1), Massa Carrara (1), Pisa (2), Pistoia
(1), Siena (0) Prato (1). LAZIO
12 Roma (5), Viterbo (1) Frosinone (2) Latina (4)
Rieti (). CALABRIA 10Catanzaro
(2), Cosenza (5), Crotone (1), Reggio Calabria (1) Vibo Valentia
(1) PUGLIA 10 Bari
(3), BAT (0), Brindisi (2), Foggia (2), Lecce (2) Taranto () LIGURIA
8 Genova (2), Imperia (1), La Spezia (1), Savona
(4). MARCHE 8Ancona
(2), Macerata (1), Fermo (0), Pesaro-Urbino (5), Ascoli Piceno
(0). SARDEGNA 7 Cagliari
(2), Carbonia-Iglesias (0), Medio Campidano (0), Nuoro (0), Ogliastra
(0), Olbia-Tempio (0), Oristano (2), Sassari (3). Sulcis inglesiente
(0)UMBRIA 6 Perugia
(4) Terni (2).FRIULI VENEZIA GIULIA
6Trieste (2), Gorizia (1), Pordenone (0), Udine
(3).BASILICATA 1 Potenza
(1) Matera (0) Molise 2 Campobasso
(2), Isernia /1) TRENTINO ALTO
ADIGE 5 Trento (1), Bolzano (4).VALLE
D’AOSTA (0)
I
morti sulle autostrade e all’estero non sono a carico delle
province.
Molte
delle vittime del terremoto in Emilia erano lavoratori rimasti
schiacciati per il crollo dei capannoni. Lo stesso terremoto che ha
colpito l’Umbria e le Marche ha evidenziato che i capannoni
industriali in Italia sono per la maggior parte a rischio sismico. E’
un miracolo che non ci siano stati morti nella cartiera a Pioraco di
Macerata. Il tetto è crollato nel cambio turno, nella fabbrica
stavano lavorando solo 20 persone che sono riuscite a scappare.
L’intero tetto della sala macchine è crollato. In questa fabbrica
ci lavorano complessivamente 146 lavoratori e se fossero stati tutti
all’interno ci sarebbe stata una strage. E’ un miracolo, come nel
terremoto in Emilia che pur provocando vittime tra i lavoratori è
capitato di notte e in orari dove sotto e fabbriche ci lavoravano
pochissime persone. La maggioranza dei capannoni industriali in
Italia sono stati costruiti in anni dove non si teneva in nessun
conto del rischio sismico. Tantissimi di questi capannoni hanno le
traviSOLO appoggiate sulle colonne e nel caso di
terremoti possono muoversi dall’appoggio e crollare.
Se
non si comincia a farli mettere in sicurezza è a rischio la vita di
chi ci lavora sotto, e parliamo di milioni di lavoratori. Del resto
con incentivi e detassazioni si potrebbero mettere tutti in sicurezza
con una spesa non eccessivamente alta.
Superati
i tanti morti per infortuni sui luoghi di lavoro del 10% rispetto ai
primi 5 mesi del 2008 anno d’apertura dell’Osservatorio. Sono
stati diffusi i dati delle denunce delle morti sul lavoro pervenute
all’INAIL che tutti possono andare a vedere nella loro raccolta
OPEN DATA INAIL, al 31 aprile ci sono state 262 denunce di morti per
infortunio sul lavoro. Occorre ricordare che tutti gli anni molte di
queste denunce non verranno accolte. Nelle 262 denunce pervenute
all’INAIL al 31 aprile ci sono anche i morti sulle strade e
in itinere, mentre noi al 31 maggio superiamo i 500 morti
complessivi.
Report
morti sul lavoro nell’intero 2016
Nel
2016 sono morti 641 lavoratori sui luoghi di lavoro e oltre 1400 se
si considerano i morti sulle strade e in itinere (stima minima per
l’impossibilità di conteggiare i morti sulle strade delle partite
iva individuali e dei morti in nero), e di altre innumerevoli
posizioni lavorative, ricordando che solo una parte degli oltre 6
milioni di Partite Iva individuali sono assicurate all’INAIL.
L’unico parametro valido per confrontare i dati dell’INAIL e di
chi li utilizza per fare analisi, e dell’Osservatorio Indipendente
di Bologna morti sul lavoro sono i morti per infortuni INAIL SENZA
MEZZO DI TRASPORTO, e confrontare quanti ne registra in più
l’Osservatorio. Si ha così il numero reale delle morti per
infortuni sui LUOGHI DI LAVORO IN ITALIA e non solo degli assicurati
INAIL.
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