Mirko |
E
come preannunciato Mirko è giunto alla chiesa di Tignano Roma
scortato dal mesto corteo di trattori e di mezzi pesanti che
portavano la scritta 'ciao Mirko'.
Mentre il carro funebre lasciava la provinciale per raggiungere il sagrato, il serpentone dei mezzi agricoli ha continuato la triste corsa per raggiungere in un rispettoso silenzio lo spazio preparato per per il loro parcheggio.
I componenti della squadra di campanari di cui anche Mirko faceva parte riempivano già la piccola valle dell'Olivetta con una ritmica funebre, ma anche festosa, quasi attendessero da un momento all'altro l'apparire di Mirko sul pianerottolo ad afferrare gioiosamente la corda della sua campana e completare così la formazione.
Purtroppo il carro funebre ha riportato tutti alla triste realtà. Aperto lo sportellone mostrava la bara.
Mentre il carro funebre lasciava la provinciale per raggiungere il sagrato, il serpentone dei mezzi agricoli ha continuato la triste corsa per raggiungere in un rispettoso silenzio lo spazio preparato per per il loro parcheggio.
I componenti della squadra di campanari di cui anche Mirko faceva parte riempivano già la piccola valle dell'Olivetta con una ritmica funebre, ma anche festosa, quasi attendessero da un momento all'altro l'apparire di Mirko sul pianerottolo ad afferrare gioiosamente la corda della sua campana e completare così la formazione.
Purtroppo il carro funebre ha riportato tutti alla triste realtà. Aperto lo sportellone mostrava la bara.
Ad accoglierla, il parroco don Edoardo e gli officianti, la madre Nadia e il padre Giovanni, la fidanzata Silvia e i tanti, tantissimi che, con gli occhi lucidi, hanno voluto fare presente la loro vicinanza. Ad accompagnare a spalla la salma all'altare i campanari e gli amici. Gremita la chiesa, incapace di accogliere tutti. In tantissimi hanno dovuto sostare all'ingresso e, per la giornata caldissima, è stata loro distribuita dell'acqua. “ Mirko è qui in mezzo a noi'” ha detto Padre Giancarlo che ha tenuto l'omelia, “perchè lo spirito supera di gran lunga la carne e la nostra presenza testimonia che ci vogliamo bene e che ci vorremo bene sempre”.
La
funzione religiosa si è poi conclusa con un ricordo di Mirko da
parte del presidente della sua squadra Gabriele Sarti, che ha portato
il saluto dei campanari ricordando le belle serate trascorse assieme
a Mirko. “ Questo è un arrivederci, non un addio, caro amico, “
ha detto e ha promesso la vicinanza dei campanari al padre e alla
madre dell'amico scomparso nella certezza di fare a lui cosa gradita.
Fra
i campanari presenti anche Remo Colombarini ( nella foto) il quale ha detto. “
Era molto bravo e partecipava agli allenamenti con grande passione.
Non abbiamo suonato molte volte insieme, ma sono state sufficienti
per apprezzarne la precisione”.
Rosanna
Ventura ( nella foto) non ha nascosto la sua preoccupazione per il padre e la
madre: “Erano sempre insieme. Facevano tutto insieme, la
preparazione della Fira di Sdaz, il lavoro a casa e nei campi, le
feste. Mirko lascia un vuoto enorme”.
Ma
il più toccante è lo sfogo di Fabio ( nella foto) , presente al momento della caduta
fatale e primo a soccorrere Mirko. “ Quando l'ho raggiunto ha
cercato di sistemarlo al meglio. Ho subito capito che la situazione
era molto grave. I medici mi hanno rimproverato per averlo mosso, ma
era impossibile non farlo. Avrei voluto portare indietro il tempo per
non farlo cadere. Poi è stato chiarito che Mirko è stato colpito da
un infarto e quindi c'era poco da fare. Non avrei sopportato di
essere stato imprudente e di avergli causato il minimo disagio”.
I genitori di Mirko confortati dagli amici |
I tanti che non hanno trovato posto in chiesa |
Nessun commento:
Posta un commento