martedì 7 febbraio 2017

Sasso Marconi. Anche il vento si accanisce sugli 'ortolani' del Fosso del Diavolo.


Una visita alla 'Sampira' per gli ortolani di Fosso del Diavolo pare veramente d'obbligo. La sfortuna si è accanita contro di loro. Prima la 'maledizione' delle istituzioni, la cui macchina operativa ha rilevato numerosi 'abusi edilizi' nei piccoli e curati appezzamenti di terreno coltivato, per cui è seguita una lunga procedura burocratica per imporre il ritorno al rispetto delle regole con le demolizioni dei manufatti, iter che ha portato persino a tutele e verifiche legali. Tali disposizioni però hanno visto soccombere i bravi cultori degli orti e all'entrata in 'campo' di badili e picconi, si è aggiunto ora lo sfregio del maltempo: la strada che porta agli 'appezzamenti' lavorati è da ieri sbarrata dal grosso tronco di un albero sradicato dal vento e caduto sullo sterrato, un bel noce che faceva parte di un piccolo lotto pianeggiante che fiancheggia la via, destinato alla coltivazione appunto delle noci. Il risultato finale è che quello che era uno dei più accoglienti e frequentabili tratti del 'fosso', la cui documentazione corretta è rio Gemese, mostra ora gli effetti dell'abbandono. Burocrazia e maltempo pare proprio si siano alleati per 'generare un bel disastro ambientale' e c'è da chiedersi: a chi conviene? Ed è difficile trovare una risposta.


 

2 commenti:

laura ha detto...

di chi è il terreno su cui radicava il noce? Il proprietario si deve fare carico del ripristino della viabilità, e dovrebbe controllare o far controllare le altre piante per scongiurare altri episodi del genere.

Anonimo ha detto...

Si va benissimo, ma te Laura sul mio terreno non ci passi più, perchè è proprietà privata, e se rimani vittima del mio noce.. ti denuncio anche. Il mondo è pieno di "fenomeni" che ci PROVANO, prendetevi i vostri rischi non potete pretendere di vivere in una campana di vetro ovunque voi siate, il mondo è pericoloso, dovreste saperlo.