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Nell'Area
Faunistica del Lupo del Parco nazionale d'Abruzzo si curano i
cuccioli nati a giugno con la malattia, ma sarebbe necessario
proteggere meglio animali e visitatori. A ottobre un convegno per il
rilancio dell'Area.
Lupetti
colpiti dalla rogna in cura nell'Area Faunistica del Lupo (foto Sara
Megale)
Sarebbero state le volpi ad aver trasmesso la rogna la
malattia ai lupi dell'Area Faunistica del Lupo di Civitella Alfedena
(L'Aquila). Già l'anno scorso era stato lanciato l'allarme per
qualche esemplare di volpe avvistato e fotografato anche all'interno
dell'area faunistica. I risultati? I cuccioli di lupo nati a giugno
sono affetti dalla malattia, e da qualche mese sono in cura nell'area
del Parco nazionale d'Abruzzo.
In questo periodo affollato di turisti non è difficile vedere i lupi troppo vicini alla recinzione, che aspettano del cibo da parte di bambini, mamme e curiosi che spesso si avvicinano tanto a loro. La rogna può essere trasmessa all'uomo solo con il contatto diretto con l'animale, ma sarebbe comunque da evitare questa vicinanza con l'uomo. Le guardie parco e addetti alla sorveglianza del Parco Nazionale d'Abruzzo dovrebbero essere più presenti e controllare maggiormente le recinzioni dei lupi, mentre dall'altra parte l'Ente Parco dovrebbe rinforzare le recinzioni per evitare l'ingresso di altri animali infetti.
In questo periodo affollato di turisti non è difficile vedere i lupi troppo vicini alla recinzione, che aspettano del cibo da parte di bambini, mamme e curiosi che spesso si avvicinano tanto a loro. La rogna può essere trasmessa all'uomo solo con il contatto diretto con l'animale, ma sarebbe comunque da evitare questa vicinanza con l'uomo. Le guardie parco e addetti alla sorveglianza del Parco Nazionale d'Abruzzo dovrebbero essere più presenti e controllare maggiormente le recinzioni dei lupi, mentre dall'altra parte l'Ente Parco dovrebbe rinforzare le recinzioni per evitare l'ingresso di altri animali infetti.
Un cucciolo affetto da rogna
nell'Area Faunistica di Civitella Alfedena (foto di Sara Megale)
Si potrebbe prendere spunto
dalla bellissima struttura Parco Alpha dedicata ai lupi nel Parco
Nazionale del Mercantour, nelle Alpi Marittime Francesi, situato in
uno scenario unico a 1500 metri di altitudine. In quell'area i lupi
vengono costantemente seguiti da veterinari ed esperti, ci sono
videocamere per un monitoraggio più accurato, avvisi per i
visitatori per segnalare lupi in cura, pannelli descrittivi sulla
vita dei lupi che si trovano su vari percorsi nel bosco, possibilità
di conoscerli meglio attraverso filmati che vengono regolarmente
proiettati in antiche fattorie e vaccherie ristrutturate e, per i più
piccoli, possibilità di aiutare i loro guardiani a dar loro premi e
a nutrirli. Sarebbe un investimento importante per un Parco che
comunque richiama ogni anno migliaia di turisti, e che potrebbe
migliorare l'offerta trasformando l'area faunistica del lupo in un
Parco più adatto al loro habitat, con biglietto di ingresso a
pagamento e percorsi formativi che possano aiutare i visitatori
a conoscere più da vicino il mondo fantastico del lupo. Il 2 e 3
ottobre a Civitella Alfedena ci sarà un Convegno sui 40 anni
dell'Area Faunistica del Lupo e il suo ruolo nel corso degli anni:
un'occasione importante per rilanciarne il ruolo di quest'area come
opportunità di sviluppo e promozione. (Sara Megale)
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