Foto dei Carabinieri San Benedetto Val di Sambro. |
Per
allontanare la noia di un giorno grigio due studentesse hanno rubato
un'auto e si sono avventurate in una bella scorrazzata lungo le
strade dell'Appennino. Il diavolo però ha voluto metterci il suo
'zampino' e le ragazze hanno finito per scontrarsi con un'altra
automobile. Il tutto è finito tristemente alla stazione dei
Carabinieri.
I
Carabinieri di San Benedetto Val di Sambro hanno infatti arrestato
una 19enne e denunciato una 15enne, per furto aggravato in
concorso. Si tratta di due studentesse italiane incensurate.
Domenica
pomeriggio, le due ragazze a bordo di una Ford Fiesta, hanno urtato
una Fiat Punto parcheggiata di fronte a un bar situato a Maestrone
Ripoli, si sono allontanate a piedi, abbandonando l’auto
incidentata che una delle due aveva guidando. Poco dopo, i
Carabinieri le hanno rintracciate alla Stazione Ferroviaria di San
Benedetto Val di Sambro. Ai militari che chiedevano spiegazioni in
merito ai fatti accaduti, le due ragazze hanno riferito di aver
maturato l’idea del furto grazie al ritrovamento di un mazzo di
chiavi che la proprietaria della Ford Fiesta, 54enne del luogo, aveva
smarrito nelle vicinanze in attesa di salire sul treno per andare a
Bologna. “Volevo fare qualcosa di diverso” ha detto
la 19enne agli inquirenti che la stavano arrestando, per giustificare
la noia di trascorrere un’altra domenica in montagna.
Su
disposizione dell’Autorità Giudiziaria, la giovane studentessa è
stata rimessa in libertà (Art. 121 delle disposizioni attuative del
c.p.p.) e nei suoi confronti è scattata anche una sanzione
amministrativa per guida senza patente perché mai conseguita.
La sanzione amministrativa pecuniaria varia da un minimo di 5.000 ad
un massimo di 30.000 euro.
Dal
Comando Provinciale Carabinieri Bologna
8 commenti:
Ma che braave! Tre gg. di pulizie gratis per il signore derubato?
Ma che giornata noiosa, piove e fa freddo, meglio andare in giro a rubare qualche cosa o spacciare o prostituirsi o rompere i lampioni i cassonetti o dipingere qualche muro immacolato con scritture demenziali o messaggi indecenti.
Mi pare che abbiamo un GRANDE futuro, e pensare che qualche filosofo criminalizza gli anni sessanta e dintorni.
Avanti ragazzi/e tanto cosa volete che succeda come conseguenza a quelle scelte di svago, NULLA e se c'è da pagare ci pensano i vecchi che non hanno altro da fare.
ANDIAMO BEEEENE.
alan delon ( ricordatevi sempre che alan delon fa rima con ... du ..... )
8 marzo 2016 17:09
Guarda che anche negli anni sessanta c'erano poveretti che rubavano e altro, magari allora non leggevi i giornali o i blog o non frequentavi, fortuna tua,gli ambienti estremi.
Per quanto riguarda quelli che tu chiami filosofi e personaggi simili,capescet,ce ne sarebbe da dire ma è rischioso scrivere, perchè poi o Fabbriani blocca o il lettore medio del blog poi ti insulta.
Ciao.
Lavori forzati a pane e acqua fino al completo risarcimento dei danni.
Poi un pò di gabbio.
Così per un pò si annoieranno di meno.
Poi se fossi nei genitori anche un bel pò di schiaffoni
Negli anni sessanta e dintorni c'erano i delinquenti i furbi i disperati, ma oggi si ruba per distrarsi dalla noia e si ammazza per vedere che effetto fa, at per normel.
Per me c'è un virus nell'aria o nell'acqua, che ce l'abbia messo l'ISIS ?
NO ! Questi hanno bisogno di pedate nel fondo schiena fino a quando si divertono anche a giocare a nascondino e poche s...e.
alan delon
E per fortuna che, per fare qualcosa di diverso, non hanno massacrato di botte la nonna! Al peggio non c'è mai fine. La sanzione pecuniaria non serve a niente perchè non la pagano loro! Dovrebbero andare, per un mese, a fare servizi in una casa di riposo per anziani: spazzare, pulire i cessi ecc. ecc. e dormire solo sei ore per notte: gli passerebbero tutte le paturnie
Mo andate a fer dal PEEP (Piano Edilizio Economico Popolare)...
Questo è solo un caso estremo del disagio di intere generazioni abbandonate a se stesse, dove i grandi pretendono che crescano da sole barricandosi dietro ad un "gli ho dato tutto", ma non purtroppo, aggiungo io, le cose importanti
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