venerdì 18 settembre 2015

A Vergato nasce il ‘Mercatino al Pincio’, il mercato ‘a km zero’.



L’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese informa:

Verrà inaugurato domani, sabato 19 settembre, alle 10.30, a Vergato, il ‘Mercatino al Pincio’, il mercato “a km zero”  dedicato esclusivamente a prodotti agroalimentari e tradizionali del territorio tosco-emiliano. Il fine è quello di mettere in diretto contatto produttori e consumatori, valorizzando le produzioni locali.

Ha per ora carattere sperimentale e avrà cadenza quindicinale e sarà attivo ogni quindici giorni, dalle 8 alle 19 lungo il centralissimo viale dei giardini pubblici adiacente a Piazza della Pace.

“In questo modo i cittadini di Vergato (e non solo) avranno modo di accedere a prezzi vantaggiosi a prodotti del territorio tosco-emiliano che magari fanno fatica a conquistare adeguati spazi nei tradizionali canali della grande distribuzione organizzata,” si legge nel comunicato informativo. “Ci saranno verdure e frutta fresca di stagione, legumi e ortaggi, patate, castagne, noci, funghi, tartufi e prodotti del sottobosco, uova fresche, latte fresco e derivati (formaggi, burro, yogurt), farine e preparati, miele e derivati dell’apicoltura, cereali. Sarà possibile acquistare anche prodotti lavorati, ottenuti con materie prime genuine come succhi di frutta, confetture, marmellate, conserve di ortaggi, sott’oli, sottaceti, prodotti da forno, dolci e biscotteria,  pasta fresca e pasta ripiena.
Non mancheranno  piante da vivaio e prodotti di interesse generale come le birre artigianali e erbe officinali e aromatiche”.

Il sindaco di Vergato Massimo Gnudi ( nella foto ) ha così presentato l’iniziativa: Il territorio tosco-emiliano ha delle ricchezze enogastronomiche straordinarie. L’Appennino Bolognese è tra i maggiori produttori provinciali nel settore agricolo, eppure talvolta le sue  eccellenze non arrivano alla nostra tavola perché non raggiungono le quantità minime necessarie per entrare nel mercato della grande distribuzione.  Accorciare le filiera vuol dire quindi riavvicinare i consumatori ai produttori, con benefici economici per  tutti, poiché si riducono i costi trasporto e si propongono prezzi vantaggiosi alle famiglie, per prodotti di qualità superiore ”.

Il mercato sarà presente fino a Natale. Gli appuntamenti sono al sabato dalle 8 alle 19,  a ottobre (il 3, 17 e il 31), a novembre (14 e 28) e a dicembre (12 e 26).


8 commenti:

Anonimo ha detto...

Speriamo non faccia la fine di quello di Borgonuovo Pontecchio M.

Anonimo ha detto...

Carissimo SINDACO GNUDI
ha mai pensato che forse alcune prelibatezze
non raggiungono le nostre tavole perchè non ce le possiamo permettere!!!!!
non tutti sono fortunati come lei che appena ha perso una poltrona ...tacc il partito gliene regala un altra ..
non tutti guadagnano(guadagnano è una parola grossa ) il suo stipendio..
con affetto un suo cittadino disoccupato

testa quadra ha detto...

IL SOLITO ENTUSIASMO PER QUALSIASI INIZIATIVA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DI VEREGATO

Anonimo ha detto...

Sono iniziative morte prima della nascita,e questo si sa,ma consentono all'amministrazione di alleggerire e sviare l'attenzione e di conseguenza la pressione su problematiche alle quali non sanno dare debita soluzione;null'altro.

Anonimo ha detto...

Il mercato di Borgonuovo è fallito per motovi ovvi:
- la merce non era (solo) a Km zero e nessuno provvedeva ad impedirlo
- i prodotti genuini (leggasi bio) subivano la concorrenza di quelli provenienti da agricoltura industriale.
Se ci fosse un vero interesse, basterebbe impedire questi errori, con adeguati regolamenti e vigilando su di essi per evitare che si ripeta quanto già visto.

Riguardo al presunto maggior costo dei prodotti genuini rispetto aquelli industriali, spesso questa differenza (dove non è solo presunta - vedi sotto) è dovuta al fatto che non si può comprare cibi diversi senza cambiare il modo di comprare: i cibi industriali si comprano al supermercato, mentre i cibi sani, si comprano direttamente dai produttori locali, con il supporto della cosiddetta "certificazione partecipata" ovvero col supporto della rete di persone competenti (in genere produttori) che credendo all'importanza di mangiare sano comprano essi stessi questi cibi.

Altrimenti si va al Natura Chic...

Spesso, però, si preferisce andare una volta di più al cinema (e in farmacia) che dedicare più tempo a come ci si nutre.

Riguardo al presunto maggior costo, invito a meditare su quanto nei prodotti industriali ci vendano semplicemente acqua al prezzo di un prodotto agricolo (ovviamente scontato).

Anonimo ha detto...

oggi all'inaugurazione la folta piazza era costituita dalla banda tre assessori un Vigile Urbano, tre Carabinieri e.... i commercianti aderenti all'iniziativa.

Del resto va apprezzata il posizionamento a fianco della schiera di parcheggi a pagamento ora aumentati ad un euro l'ora.

Grande richiamo per i disoccupati come 18 settembre 2015 22:34 o i monoredditi come chi scrive.

Anonimo ha detto...

Io sono stato monoreddito da umile impiegato (anzi, mezzo reddito, perché metà andava in mutuo) per 7 anni, con una famiglia di 3 persone, ma ho scelto di non rinunciare ai cibi sani, sia perché sono l'unica speranza per il futuro nostro e dei nostri figli, sia perché non mi va di sentirmi responsabile dei contadini che continuamente muoiono di tumori per le sostanze tossiche che devono usare per adeguarsi ai dettami dell'agricoltura industriale.
Come ho fatto? Ho rinunciato al superfluo (magari ho anche ridefinito il concetto di superfluo) e mi sono dato da fare per arrivare a capo della filiera, non delegando a commercianti il compito di farmi fregare.

Le reti di economia solidale, sempre attente a queste esigenze, per fortuna non mancano in questa valle.

Anonimo ha detto...

Il mercatino del Pincio
ottima iniziativa , peccato che gli agricoltori
però non possano andare a vendere i loro prodotti
perchè non hanno una licenza da ambulante.
quanti Veri AGRICOLTORI di Vergato e dintorni ci saranno ???
Sindaco Gnudi (alias Focci 2.o ) perchè non prova invece a ristrutturare il Pincio