Cinque anni fa
si spegneva prematuramente Francesco Dalli, pittore, scrittore,
poeta, artista eclettico. A Monzuno, nelle frazioni di Rioveggio e Montorio
dove Francesco ha vissuto a lungo, nessuno l’ha mai dimenticato e anzi la
voglia di celebrare l’estro e il valore di questo artista è più viva che mai.
Per questo
motivo i suoi familiari e i suoi amici hanno cercato e trovato la
collaborazione della comunità per una mostra piuttosto insolita: le opere di
Francesco infatti non saranno esposte in un’unica sala, ma distribuite tra
tanti esercizi commerciali di Rioveggio e Montorio che hanno accettato con piacere
di ospitare uno dei quadri proposti. La mostra, chiamata appunto MostrainGiro
perché invita gli appassionati a girare tra le vie del paese alla scoperta dei
lavori di Francesco, ha il patrocinio del Comune di Monzuno e si terrà dal 19
settembre al 18 ottobre.
Nato a Bologna
il 16 dicembre 1952, Francesco
Dalli frequentò studi artistici nella sua città, dove si diplomò
al Liceo Artistico a pieni voti e frequentò l’Accademia di Belle Arti. Dopo un
lungo periodo in India, si stabilì per una decina d’anni a Bologna, dove
frequentò ambienti artistici e visse in prima fila i movimenti giovanili del
1977. Negli anni ’80 lasciò Bologna per l’Appennino, si stabilì a Montorio. Il
passaggio dagli ambienti cittadini agli spazi naturali dell’Appennino
favorirono la sua consapevolezza personale e la sua maturazione artistica. La
sua produzione pittorica attraversò fasi di stile molto dissimili tra loro:
passò da schemi geometrici a suggestioni futuriste, da fredde prospettive
figurative a paesaggi apparentemente figurativi, da ritratti irridenti e a volte
crudeli a figure romantiche, dalla provocazione stridente alla suggestione
filosofica e spirituale.
Negli ultimi
anni di vita, a partire dai primi anni del 2000, si aprì a uno stile astratto.
Ermanno Pavesi,
assessore alla cultura di Monzuno, spiega: “L’idea di questo tributo all’arte di
Francesco Dalli è nata questo inverno, in occasione della mostra “Retrospettiva
2008” organizzata a Bologna e dedicata a Francesco. Ho pensato che sarebbe
stato bello celebrare il suo ricordo anche da noi, ma in una maniera non
tradizionale. Più che invitare il pubblico a vedere le opere, volevo che
fossero le opere ad andare a cercare le persone”.
“Ho aderito
subito all’idea di Pavesi – aggiunge Valeria Dalli,
sorella di Francesco – perché
Francesco era molto legato alla montagna e queste strade sono piene di
tracce del suo passaggio. Insegne pubblicitarie, loghi di attività e negozi,
Rioveggio è piena della sua creatività, perché conoscendo le sue doti i
commercianti del posto gli chiedevano spesso i suoi lavori. Mi piace l’idea che
le sue opere, per un mese, arricchiscano i luoghi in cui ha vissuto. In questo
modo anche chi non ha mai avuto modo di incontrare Francesco potrà conoscerlo
attraverso i suoi quadri”.
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