giovedì 17 settembre 2015

SCUOLA . "SI' ALLE LEZIONI DI SESSUALITA’ , NO AI PROGETTI GENDER", lo dice Daniele MARCHETTI consigliere regionale della LEGA.



Riceviamo e pubblichiamo:

“No ai progetti gender nelle scuole a spese della regione”, ammonisce con il sostegno di alcuni professori bolognesi è Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega Nord che ha preparato la richiesta di accesso agli atti per sapere quanto è costato il progetto incriminato e quanti istituti vi hanno aderito.
Nel mirino di Marchetti il manuale "W l'Amore" distribuito a tantissimi ragazzi di terza media nel quale si parla anche di "genere" e di come ognuno possa "scegliere" la propria identità. Agli studenti viene chiesto se condividono (o meno) il modello di "uomo e donna" che vivono in famiglia.
“Mi sembra assurdo. Forse qualcuno dimentica che la nostra società si fonda sulla famiglia e che la famiglia è formata da uomo e donna. Che a spese della regione si racconti dell’altro mi sembra davvero fuori dal mondo”. 
Ma non solo: “Si parla di masturbazione e si introduce il concetto di ‘omologazione’ di ogni ‘modo di essere’, parificando ogni atteggiamento. Si parla poi di ‘rapporti orogenitali ed anali’ come un dato acquisito ed universalmente praticato. Allucinante – continua il consigliere regionale -Ancora una volta si è riusciti a rovinare un progetto che aveva tutte le carte in regola per essere qualcosa di veramente utile e importante per i nostri ragazzi trasformandolo in un abominio”.
“Spiegare ai ragazzi la sessualità – sostiene  Marchetti – è una cosa difficile senza dubbio ma importante, e della quale la scuola deve farsi carico. Quello che avrebbe dovuto essere un corso per spiegare ai ragazzi i rischi derivanti dai rapporti non protetti, a non mercificare il proprio corpo, a scoprire il valore dell’amore senza fretta e con piena consapevolezza di sé e dell’altro, si è invece trasformato in un abominio. Un conto è illustrare ai ragazzi quali sono i metodi contraccettivi, quali sono i rischi di avere rapporti sessuali non protetti… un altro è parlare di autoerotismo ed elogiare le coppie omosessuali”.
“La Regione Emilia Romagna – conclude  - non può proporre stereotipi di questo genere e siccome il progetto è ‘sponsorizzato’ proprio dalla Regione, è evidente che qualche cosa deve essere chiarito”. 

7 commenti:

Anonimo ha detto...

insegnamo l' amore a scuola.....non il porno ma amore che equivale ad amare a provare le emozioni che portano all'amore. Grande lega.....io sto con salvini.

Anonimo ha detto...

Salvini è quello giusto per insegnare l'amore per il prossimo.... Siamo veramente al ridicolo.

Anonimo ha detto...

Salvini e'. X italiani...e per quelle persone non nate qui..ma che si vogliono integrare.......i gender..si vogliono integrare....o solo imporre? Suvvia poi i bambini impareranno da soli a che categoria appartengono...

Bella Jack ha detto...

L'insegnamento della teoria gender è molto più importante di quello spreco dell'ora di religione. Per i cattolici c'è il catechismo in chiesa.

Se si usasse quell'ora per insegnare educazione sessuale e sessualità, educazione civica e studi sociali ecc. ecc. gli studenti ne trarrebbero un gran bagaglio culturale.

Anonimo ha detto...

Io non so cosa sia la teoria del gender, ma il marito di mia figlia l'e' un zender come si deve, non è uominosessuale e mia figlia cià due figli che poi sono i miei nipoti e anche loro sono bravi bimbi non uominisessuali.
Andate tutti a fare delle solette, se vi piace fare gli uomiinisesuali che fan finta di essere donne.

Anonimo ha detto...

x 18 settembre 2015 11:53
se l'ora di religione va fatta in chiesa e non a scuola,ugualmente fate l'ora di teoria gender a casa vostra, per non dire peggio.....

Anonimo ha detto...

Siamo dominati a livello locale e mondiale da dei pervertiti, stiamo molto attenti a cosa insegnano ai nostri figli queste persone. L'assalto ai bamini è da qualche anno che è iniziato. Tentano in ogni modo e con l'appoggio delle istituzioni di tirarli dalla loro parte.