Nelle ultime settimane il Nucleo Antisofisticazioni e
Sanità (NAS) dei Carabinieri di Bologna ha intensificato l’attività di
controllo presso gli agriturismi presenti nelle cinque province di competenza.
Nel complesso, la maggior parte delle strutture ispezionate è risultata in
regola, ma in tre casi sono emerse criticità rilevanti.
In un agriturismo della provincia di
Bologna, i militari hanno accertato la produzione, il confezionamento e la
vendita di confetture e sciroppi di frutta in assenza delle procedure HACCP,
necessarie per garantire la sicurezza alimentare e prevenire rischi legati allo
sviluppo della tossina botulinica.
I prodotti, insieme a decine di vasetti e bottiglie di vetro già utilizzati e
pronti per essere riadoperati, erano stoccati in un capanno in legno in
precarie condizioni igieniche, con presenza di polvere, sporco e insetti, tra
cui ragni e scarafaggi.
Su richiesta dei militari, l’AUSL competente ha disposto l’immediata chiusura e
sospensione dell’attività di produzione alimentare.
Presso la stessa struttura, la
piscina a disposizione degli ospiti è risultata sporca, con evidenti
incrostazioni di alghe verdi sui bordi. Le analisi rapide dell’acqua hanno
evidenziato valori di cloro libero ben superiori ai limiti consentiti, con
potenziali rischi per la salute dei bagnanti.
Il legale rappresentante è stato diffidato dal proseguire l’attività di
balneazione. È stata inoltre riscontrata l’assenza del manuale di
autocontrollo, nonché la mancata esecuzione dei controlli quotidiani su pH e
cloro previsti dalla normativa.
Sindaco e AUSL sono stati immediatamente informati per l’adozione dei
provvedimenti di competenza.
Nell’area adiacente alla piscina, i
militari hanno scoperto anche una cabina sauna con stufa a legna, realizzata
senza la necessaria Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) al SUAP
comunale e priva del Responsabile tecnico.
La sauna è stata sottoposta a sequestro amministrativo e segnalata ai Vigili
del Fuoco per le verifiche sull’impianto di ventilazione e sulla sicurezza
della stufa.
Un secondo intervento ha riguardato
una struttura ricettiva della provincia di Forlì-Cesena, dove i controlli
dell’acqua della piscina hanno evidenziato valori di cloro libero pari a 0,0
mg/l, ben al di sotto del minimo consentito (0,7–1,5 mg/l).
In assenza di adeguata clorazione, l’acqua rappresenta un ambiente favorevole
alla proliferazione di batteri potenzialmente pericolosi per la salute dei
bagnanti. Anche in questo caso la vasca è stata sgomberata e il titolare
diffidato dal proseguire l’attività di balneazione.
Sono state inoltre contestate l’assenza della cartellonistica di sicurezza e la
porta del vano tecnico lasciata aperta, a ridosso delle cabine e dell’area
giochi per bambini.
Infine, in un agriturismo della bassa
bolognese, i militari hanno disposto la sospensione dell’attività di una
piscina priva di autocontrollo e mai autorizzata tramite SCIA. All’interno
della struttura sono state inoltre riscontrate gravi carenze igieniche e
violazioni delle procedure HACCP nella gestione del ristorante.
Complessivamente, i NAS hanno sequestrato 40 chilogrammi di conserve alimentari prodotte irregolarmente, per un valore di circa 1.000 euro, e contestato sanzioni amministrative per oltre 8.000 euro.
1 commento:
Come mai? Tutti "cialtroni" e Irresponsabili?
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